RADIOHEAD , BOLOGNA 25 SETTEMBRE 2012 : OHIBO’, AVREI QUALCOSA DA DIRE, ANCHE SU TICKETONE
La serata e’ fresca, l’Arena Parco Nord li’ a due passi dall’uscita dell’autostrada
in zona Fiera.
Venue “pratica”, ma all’uscita dalla medesima i soliti intasamenti all’italiana ,praticamente con la presenza di un unico parcheggio preposto.
Nell’ arena nessun posto nurmerato, ma posto unico .
Quindi? Calca a piu’ non posso.
Ore 20: fila interminabile per il ritiro dei biglietti ticketone in loco (con mail stampata dell’ordinativo e un documento di identita’).
Solo tre sportelli per migliaia di persone:una vergogna! Tanto e’ vero che i Radiohead sono saliti sul palco immediatamente dopo
le 21,30 con una puntualita’ storica e molti erano ancora fuori ad aspettare il biglietto.
Bagarinaggi compra e vendi in ogni dove. Fino a quando, a dispetto deiToto’ , dell’acqua calda , i segretidi Pulcinella and co, dei forum e blog, ci sarannno monopolio , quisquiglie e pinzallacchere da
parte di T 1le cose non potranno mai “filare” come dovrebbero “filare”.
Ma veniamo al live act , questa la tracklist:
Lotus Flower
Bloom
15 Step
Lucky
Kid A
Morning Mr. Magpie
There There
The Gloaming
Separator
Pyramid Song
You and Whose Army?
I Might Be Wrong
Planet Telex
Feral
Little by Little
Idioteque
Primo set di bis:
Exit Music (for a Film)
How to Disappear Completely
The Daily Mail
Myxomatosis
Paranoid Android
Secondo e conclusivo set di bis:
Give Up the Ghost
House of Cards
Reckoner
Everything In Its Right Place
Come noterete mancano “Weird fishes/arpeggi” che attendevo con ansia , Karma Police, Airbag, Bodysnatchers, Nude : questa credo sia una grave pecca del concerto. Vada per il cambiamento di scaletta ad ogni concerto ma la gente la devi accontentare. Non farla strillare “police” per almeno quattro o cinque volte e limitarti ad un “arrivederci” e a max altre tre/quattro parole in croce in un italiano biascicato.
I Radiohead, come e’ noto, sono una band di Oxford di rock elettronico (e io aggiungerei sperimentale). Da sempre vanno controcorrente, hanno un sound tutto loro , suonano divinamente ma all’appassionato che macina chilometri, magari dorme in albergo e paga il biglietto lo devi accontentare.
Il suono poi, per chi si trovava in direzione dei loudspeakers era fortemente in mono anche a causa di una scellerata scelta da parte degli organizzatori di spaccare a meta’ la platea con il centro medico di assistenza, la bancarella dell’official merchandising che ostruivano la vista a migliaia di persone. Ma perche’ non lasciare uno spazio apposito ai margini della location?
Quindi il suono stereofonico lo si percepiva nitidamente solo a fronte palco.
Palco essenziale con straordinari effetti “lights, mirrors and visions”.
Citazione particolare di merito per Johnny Greenwood affermatosi oramai come straordinario polistrumentista ( chitarra,percussioni, tastiere ecc) ed autore di ost da film bellissime. Non ultima “the master”. Poi Phil Selway il batterista ,molto poco apprezzato dal grande pubblico e che invece ha dalla sua opere solistiche. Il drummer detta il ritmo e il cambiamento del medesimo non stop. Devastante. Gli altri , a parte quel funambolo di Yorke che gode di un falsetto che ha pochi eguali, sono dei normali comprimari .Intendo Greenwood 2 ed O’Brien.
Certo dalle origini di “acqua sotto i ponti ” ne e’ passata. I ritmi sono allucinanti ,con “cambi di passo” repentini, passaggi anche funky, influenze hip hop , inserti di drums and bass, tutto condensato in ogni brano. Si sa, ora Yorke si e’ innamorato dei dj set, delle campionature, delle distorsioni ed eco dei vari strumenti. Perfino le voci di bambini vengono distorte.
Sicuramente un bel concerto , non tra i miei top 20 (all’Arena Civica a Milano mi piacquero di piu’), ma con delle vere mancanze di rispetto nei confronti del pubblico: la band che suona cio’ che le pare seppur benissimo senza accontentare e il solito Ticketone che “toppa” per l’ennesima volta. Il malcontento tra chi e’ stato costretto ad entrare a concerto iniziato era facilmente palpabile. “Arrivederci Radiohead”.Voto: 6,5.
Related Articles
2 users responded in this post
Quante cazzate in questa recensione!
Rispondi
Gia’ uno che si firma IO la dice lunga sulla personalita’ e l’educazione. Ma accetto tutto anche da chi scrive con la paura di farsi riconoscere. Il solito piccione viaggiatore che lascia i suoi bisognini e se ne vola via. Anziche’ dire lei cazzate ,argomenti maleducato. Oppure vada a cagare a casa sua, cazzone.L’ho pubblicata cosi la leggeranno e si faranno un’opinione ben precisa di lei. Gente come lei la musica la rovina, lei non e’ un appassionato, lei e’ la feccia che distrugge il pentagramma. Amen.
Rispondi
Leave A Reply