Contrariamente all’atteggiamento sforna-album di molti suoi colleghi, la cantautrice canadese Alanis Morissette è un’artista che si prende i suoi tempi e, infatti, ha fatto pazientare quattro anni (un lunghissimo periodo se si considera la grande fluidità della musica di oggi) i suoi fan per un nuovo album. Un silenzio dovuto anche alla nascita di suo figlio, il biondissimo Ever, che ha portato una maggiore serenità alla cantante. Maturità no, perché in fondo, ha sempre avuto la testa sulle spalle, anche dopo il grande successo del primo album pubblicato su scala internazionale: Jagged Little Pill.
Il nuovo album, Havoc and bright light, segna un ritorno al rock elettronico verso cui Alanis aveva virato nella prima metà degli anni 2000. Il precedente, Flavors of Entanglement del 2008, denota sonorità più dure e cupe influenzate dalle vicende sentimentali dell’artista. Il disco consta di 12 brani, più 3 bonus nella versione Deluxe: Will You Be My Girlfriend?, Magical Child e Jekyll and Hyde.
La prima traccia è proprio il singolo che lancia l’album, Guardian, che fa capire dove si va a parare in tutta l’opera: percorre una strada non di rivoluzione del sound, ma di ripresa, come dicevamo, di elementi pop-rock riconoscibili di repertorio. A tutto questo, nel complesso, ha aggiunto un tocco di modernità elettronica.
Seguono l’agguerrita, e se volete, femminista Woman down; la toccante Til You; la riflessiva Celebrity; la malinconicamente ritmata Empathy; Lens che parla di relazioni sociali e gli scontri che possono portare; l’incoraggiante Spiral; la cupa Numb; la malinconica scandita dal piano Havoc. Chiudono in crescendo: Win and Win, Receive e Edge of Evolution. Tutte votate all’incoraggiamento e alla ricerca di un equilibrio interiore.
I fan e gli amanti della buona musica in generale possono stare tranquilli. Alanis Morisette è sempre la stessa; anzi anche più serena, ma non per questo meno adrenalinica. Qualche giorno fa ha pure lasciato le sue impronte al Rock Walk di Hollywood; un onore che è spettato prima di lei a Eric Clapton, Stevie Wonder e Jimmy Page. Il che è tutto dire.
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