INTANTO I MEDIA ITALIANI NICCHIANO E SNOBBANO LA NOTIZIA. SBROCCATI E SBARELLATI!
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Sono dunque 5 le vittime (75 i feriti) della tempesta che si è abbattuta sul festival di Pukkelpop giovedì tra le 5 e le 6 di sera. La manifestazione è stata completamente annullata nella mattinata di venerdì dopo che giovedì in serata si era parlato di una possibile continuazione.
Questo il comunicato ufficiale dell’organizzazione: “Pukkelpop è in profondo lutto. Siamo vicini alle famiglie e agli amici delle vittime. Le parole non possono bastare. Abbiamo riflettuto molto sulla decisione di poter continuare il festival, e siamo giunti alla decisione di annullare Pukkelpop 2011. Quanto è accaduto è davvero eccezionale e non avrebbe potuto essere previsto. Siamo profondamente commossi per tutto il supporto spontaneo che la gente che era al festival e l’organizzazione hanno ricevuto”.
Tra le testimonianze dei terribili minuti della tromba d’aria, anche quella di Charlie Fink dei Noah And The Whale, che si erano esibiti al Marquee Stage qualche ora prima: “Eravamo nel tourbus quando è successo, non ho mai visto niente di simile, sembrava notte nonostante fossero solo le 5 del pomeriggio, una cosa quasi apocalittica”, racconta il frontman a ‘Nme.com’.
“La cosa più strana era che ci fosse tutto quel silenzio, inusuale per un festival. Quindi ho visto persone che correvano da tutte le parti. Un albero è caduto nell’area del backstage e un ramo è finito su una delle tende. Era come se stessimo assistendo a qualcosa che si vede solo al telegiornale. Quando ti succede però è terribile.”
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