Libri musica
Ezio Guaitamacchi (a cura di)
1000 canzoni che ci hanno cambiato la vita
(Rizzoli, 925 pagine, euro 21,50)
Se permettete una botta di autoreferenzialità , vi racconto un fatterello. A gennaio del 2008, mentre stavo lavorando al mio libro “Avant Popâ€, proposi alla Rizzoli di cominciare a progettare un volume nel quale si raccontassero estesamente e dettagliatamente la storia e le storie di cento canzoni “fondamentaliâ€. Niente di originalissimo, intendiamoci: solo un ampliamento del concept di “Rock, pop jazz & altroâ€, il libro curato nel 2004 da Nick Hornby; anzi, per meglio dire, l’ampliamento del concetto di uno degli articoli raccolti in quel libro,quello che racconta la storia meravigliosa di una canzone, “The lion sleeps tonightâ€. Dalla Rizzoli mi risposero che l’idea non interessava, grazie. Evidentemente poi hanno cambiato parere, perché – oh, sorpresa! – ecco che escono contemporaneamente, entrambi per Rizzoli, due libri che sviluppano né più né meno quella mia proposta. Anzi, un po’ più (nel numero delle canzoni trattate: mille, come dice il titolo, nel libro curato da Ezio Guaitamacchi, 709 in quello scritto da Massimo Cotto) e un po’ meno: nel senso che ad ogni canzone, nell’uno e nell’altro libro, sono dedicate delle schede, a volte delle schedine, fra l’informativo, lo storico e l’aneddotico, che ovviamente non hanno pretese di esaustività . E, proprio per questa mancanza di pretese, non si capisce bene a chi possano servire. Oltretutto, tutti pescano a piene mani da www.songfacts.com. Vedere, ad esempio, la scheda di “Losing my religion†dei R.E.M.: la voce relativa di www.songfacts.com inizia “The title is a Southern expression meaning ‘At my wit’s end,” as if things were going so bad you could lose your faith in God’. Nel libro di Guaitamacchi: “E’ una tipica espressione in voga negli stati del Sud che significa ‘perdere il controllo di sé’; poco o niente a vedere con la fedeâ€. Nel libro di Cotto: “E’ un’espressione del Sud degli Stati Uniti, che significa ‘perdere la testa’. Niente a che vedere con la religioneâ€. Dite che è un caso? Andate alla voce “Smells like teen spiritâ€. www.songfacts.com: “after a night of drinking and spraying graffiti around the Seattle areaâ€. Il Guaitamacchi: “Dopo una notte passata in giro per Seattle ad imbrattare i muri con le bombolette sprayâ€; il Cotto: “dopo una notte passata a bere e disegnare graffiti per le strade di Seattleâ€. Sì, lo so, è normale, tutti peschiamo da altre fonti. Quel che non è normale, mi pare – ma certo mi fa velo l’irritazione – è che lo stesso editore pubblichi contemporaneamente due libri così sovrapponibili. Poi ci sono delle differenze, come no – a parte il prezzo. Il libro curato da Guaitamacchi (e scritto da Antonio Puglia, Massimiliano Spada, Barbara Volpi, Vanna Lovato, Roberta Maiorano supervisionati da Claudio Todesco e Paolo Vites) è organizzato per decenni, graficamente più curato, ogni voce è corredata da un’immagine del disco alla quale si riferisce, e ci sono parecchie canzoni italiane, circa 200. Il libro scritto da Cotto (che da parecchio cura su Radio Capital una rubrica pluriquotidiana in cui racconta “in pillole†le storie delle canzoni) è organizzato in ordine alfabetico, ogni scheda è corredata da una schedina storico-biografica dell’artista, e di canzoni italiane ce ne sono 20 su 709 – di queste 20, 15 sono di Fabrizio De André, una di Francesco De Gregori, una di Franco Battiato, due di Domenico Modugno e una è un brano di Ennio Morricone. Se voleste comprarne uno, di questi due libri, il criterio che vi suggerisco è semplice: comprate quello di Cotto se ne sapete già abbastanza di storia della musica, e volete semplicemente leggere qualcosa di divertente e brillante, ben scritto, senza velleità storiografiche; comprate quello di Guaitamacchi se volete fare un regalo a qualcuno che di storia della musica ne sa poco, e vuole impratichirsi.
(fz)
rockol.it
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