Un’ordinanza chiesta dal Comune consentirà di alzare il volume
U2 a San Siro, interviene il prefetto
Oriana Liso
La deroga potrebbe riguardare oltre alle sere di martedì e mercoledì anche il 14 con Madonna
Un´ordinanza per alzare di due decibel il tetto massimo della musica a San Siro. Non per sempre, ma almeno per due serate, quelle in cui 150mila persone arriveranno allo stadio Meazza per sentire la voce di Bono Vox e la musica degli U2. Oggi l´assessore Giovanni Terzi andrà dal prefetto Gian Valerio Lombardi per chiedergli di firmare l´ordinanza-deroga. In extremis, visto che domani e dopodomani la band irlandese arriverà a San Siro con la premessa polemica dell´organizzatore dell´evento Roberto De Luca: «A queste condizioni non si può fare musica a Milano». Quel che sembra già chiaro è che da Palazzo Diotti quella firma arriverà , anche perché, tra l´altro, sponsor di Terzi e della sua “battaglia culturale” è lo stesso sindaco Moratti.
«Abbiamo fissato un incontro, valuteremo la situazione, cercheremo di capire quali sono gli spazi per una deroga», è la posizione cauta, per ora, del prefetto. Ma Terzi metterà sul piatto del “sì al volume alzato” anche le cento e passa mail che in due giorni sono arrivate sul sito del Comune da fan degli U2 di tutta Italia. Mail che chiedono tutte la stessa cosa: alzare da 78 a 80 decibel il limite di tolleranza fissato dall´Asl, per permettere alla band di suonare senza troppe restrizioni e al pubblico di cantare e inneggiare ai loro idoli. Perché nel conteggio dei decibel rientrano anche i “suoni collaterali”: appunto, le urla, i fischi e le ovvie manifestazioni di partecipazione del pubblico. «Milano rischia di uscire dalla scena internazionale», aveva detto qualche giorno fa Terzi. E il promoter Roberto De Luca aggiunge: «Io non ho neanche idea se in altri stadi ci sia un tetto dei decibel, perché un problema del genere non ci viene mai posto in nessun altro luogo che non sia Milano». De Luca, come Terzi, non nasconde la sua polemica contro il comitato di residenti “San Siro vivibile” che da anni combatte contro i concerti allo stadio.
La battaglia di Terzi, per ora, ha raccolto il placet di diversi artisti e nomi della cultura e dell´arte milanese. Compreso, con distinguo, anche il sostegno di Pierfrancesco Maran, giovane consigliere comunale del Pd: «È una battaglia condivisibile – dice – peccato però che Terzi faccia parte di quella stessa giunta che ha creato questo problema, trasformando la città in un pensionato protetto da cancellate: se quella è la strada, questa è l´ovvia conseguenza». Anche l´assessore alla Mobilità Edoardo Croci prende posizione: «Non considero la questione concerti legata alla salute. Se invece si pone il problema dei disagi ai residenti rispondo che sono problemi legati al traffico intorno allo stadio, e che stiamo lavorando per offrire servizi all´altezza dell´evento». Tutto quello che, eventualmente si dovesse ottenere oggi (oltre all´incontro con il prefetto, l´assessore e De Luca hanno in programma una conferenza stampa e una raccolta firme) potrà eventualmente servire anche per il prossimo appuntamento, quello di martedì 14 con il concerto di Madonna. Ultimo appuntamento – per lo stadio San Siro – dell´ennesima estate di esposti e polemiche.
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