delrock.it riporta quanto segue….
Â
Ticketmaster-Live Nation
Durante il cda straordinario di lunedì 9 febbraio, i responsabili delle due società si sono incontrate per decidere i termini dell’accordo che darebbe vita al più grosso colosso dell’industria dello spettacolo. La nuova società , che dovrebbe chiamarsi Live Nation Entertainment Inc., non solo gestirebbe gli eventi live, ma anche direttamente gli artisti e tutti gli aspetti commerciali legati alla loro immagine. Secondo alcune voci avrebbero già aderito al progetto di fusione personaggi come Madonna, Jay-Z eShakira. Ora la parola spetta al Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti, Divisione Antitrust che ha aperto un’indagine per verificare se sussista o meno una situazione di monopolio del settore. Stando ai documenti ufficiale rilasciati per la stampa le californiane Live Nation (nata da una costola di Clearchannel) e Ticketmaster, società di ticketing al centro di molto controversie anche recenti (si veda il nostro approfondimento sul caso Springsteen), metteranno insieme i servizi di vendita biglietti, di marketing, la gestione delle informazioni e tutti gli uffici. Si parla di un valore complessivo ante imposte di 2,5 billioni di dollari. La domanda che tutti si pongono è: che impatto avrà questo nuovo scenario sui consumatori? Aumenteranno la trasparenza sul commercio dei biglietti e le opzione di scelta (e di costo) dei prodotti? I dubbi sono molti e l’antitrust avrà davvero un gran bel daffare per sbrogliare la matassa.
I recenti segnali non sono fra i più incoraggianti. La situazione evocata dal management del Boss contro Ticketmaster Entertainment, rea di aver reindirizzato alcuni acquirenti dei ticket dell’ultimo tour di Springsteen verso la società parallela TicketsNow che si occupa di rivendite maggiorate, avvallando una sorta di bagarinaggio autorizzato, non fa che alimentare le perplessità . L’azienda si è scusata con i fan accusando VISA per la gestione errata delle carte di credito, le vere responsabili dell’accaduto. Ma le cose non finiscono qui. La società è stata citata in giudizio in Canada per una causa di risarcimento da 410 milioni di dollari americani, sempre con la medesima accusa: rivendere illegalmente biglietti a prezzo gonfiato. Henryk Krajewski, di Toronto, sostiene di aver tentato l’acquisto di due biglietti per il concerto del novembre 2008 degli Smashing Pumpkins e di esser stato reindirizzato dal sito di Ticketmaster a quello di TicketsNow. I biglietti costavano 66,5 dollari canadesi l’uno, ma l’uomo ha dichiarato di averli pagati in totale 533,65 dollari canadesi. La causa presso la Corte Superiore dell’Ontario, punta a essere riconosciuta come class action, affermando che Ticketmaster ha violato la legge dell’Ontario contro il bagarinaggio.
di Lorenzo Barbieri
Related Articles
No user responded in this post
Leave A Reply