ed ecco il ns generale lee dal corriere.it fegizfiles

DA SOLO – Vinicio Capossela

….bravo Vinicio, veramente. Un disco che spiazza e che lascia senza parole. E’ il terzo MOLTO bel disco di fila, dopo Canzoni a Manovella e Ovunque Proteggi. Ma qui siamo di fronte a un qualcosa di più. Un qualcosa di diverso ed inaspettato. Questo, a MIO MODESTO PARERE, è il disco che sancisce il distacco da altri modelli, che resteranno magari come punto di riferimento ma sempre più sbiadito: non ci sono più le fanfare e le marcette da esercito della salvezza, l’ironia e la smargiassata spariscono. Per dire…niente più Marce del Camposanto… Un Capossela mai sentito così serio, parla di sè e parla di tutti; parla dell’America….e parla di noi. Un disco invernale, ha detto Vinicio: effettivamente …da ascoltare DA SOLI. In casa col massimo silenzio, non in macchina o in bagno mentre si fa la doccia. Un disco per pianoforte, dolce e straziante. Voce bassa e dolente, tranquilla al contempo. Un disco da ascoltare attentamente….perchè ad orecchie distratte può sembrare tutto uguale. Un disco per caposseliani certo…ma un disco anche per tutti. Un disco da scoprire piano piano…che piano piano entra dentro. Io da Venerdì sera ho solo quello nello stereo….e non riesco a toglierlo. Poi ci sono due canzoni sopra tutte che fanno venire i brividi: “Vetri appannati d’America” e “Dall’altra parte della sera”.. incredibile sentire (da Capossela!!) “non ho più avuto amore/..vivo solo per te..”.
NOTA DI CRONACA: tripudio per i Calexico al Rolling Stone Sabato sera e…malapparizione trionfale di Vinicio nei bis…

di generale lee