Da Benmont Tench, braccio destro di Tom Petty nei suoi Heartbreakers, che ha accompagnato Vedder sulle note di “Room at the top”, “Long way”, della cover di “Baby don’t you do it” di Marvin Gaye e di quella di “Isn’t it a pity” di George Harrison, a Olivia Vedder, la 17enne figlia del frontman dei Pearl Jam, che ha duettato con suo papà su “My father’s daughter”, brano che Vedder e Glen Hansard hanno inciso l’anno scorso per la colonna sonora del film “Flag day”.
Ad un certo punto, durante la serata, si è presentato sul palco pure Stewart Copeland, il leggendario batterista dei Police. Copeland ha raggiunto Eddie Vedder e soci alla fine dello show, per suonare insieme al leader dei Pearl Jam un classico pescato dal repertorio della band un tempo capitanata da Sting, “Message in a bottle”, e una cover di “Rockin’ in the free World” di Neil Young. Ecco il video:
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