Il cantante e attore statunitense Meat Loaf è morto la notte scorsa a 74 anni. L’annuncio è stato dato sulla pagina Facebook ufficiale dell’artista, il cui vero nome è Marvin Lee Aday. “E’ con il cuore spezzato”, si legge nel messaggio apparso sui social network, “che annunciamo che l’incomparabile Meat Loaf è morto questa sera con la moglie Deborah al suo fianco, dalle figlie Pearl e Amanda e dagli amici più stretti”. L’artista era noto per l’album best seller “Bat Out Of Hell” (1977), scritto da Jim Steinman (venuto tra l’altro a mancare proprio lo scorso anno), che è arrivato a vendere oltre 14 milioni di copie nei soli Stati Uniti, diventando un classico in tutto il mondo (superando così il traguardo dei 40 milioni di album venduti).
“La sua fantastica carriera”, si legge nel post, “ha attraversato 6 decenni che lo hanno visto vendere oltre 100 milioni di album in tutto il mondo e recitare in oltre 65 film, tra cui “Fight Club”, “Focus”, “The Rocky Horror Picture Show” e “Wayne’s World”. “Bat Out of Hell” rimane uno dei 10 album più venduti di tutti i tempi. Sappiamo quanto sia stato importante per così tanti di voi e apprezziamo davvero tutto l’amore e il sostegno mentre attraversiamo questo momento di dolore perdendo un artista così stimolante e un uomo bellissimo. Vi ringraziamo per la comprensione del nostro bisogno di privacy in questo momento”. Meat Loaf debuttò nel 1971 con l’album “Stoney & Meatloaf”, che però uscì in sordina. In seguito venne chiamato a interpretare Eddie nel film “The Rocky Horror Picture Show” (1975), in cui cantò alcuni brani. Il suo secondo album “Bat Out of Hell” (1977), prodotto da Todd Rundgren e contenente canzoni scritte da Jim Steinman richiese quattro anni per essere realizzato. L’album ebbe un enorme successo commerciale. Meat Loaf raggiunse presto una grandissima popolarità in Europa diventando una vera e propria icona del Rock, soprattutto in Gran Bretagna, dove fu classificato 23º come artista più a lungo presente nelle classifiche settimanali ed è uno degli unici due artisti con un album che non è mai uscito dalle classifiche. In Germania, Meat Loaf raggiunse la massima popolarità dopo l’uscita di “Bat Out of Hell II: Back Into Hell” (1993) e si piazzò al 96º posto nella classifica dei cento più grandi artisti dell’hard rock dall’emittente VH1.
Tra i suoi album da ricordare “Dead Ringer” (1981, contenente la title track cantata in coppia con Cher), “Midnight at the Lost and Found” (1983), “Bad Attitude” (1984) e il già citato “Bat Out Of Hell II”, che nel 1993 diede una seconda ventata di popolarità all’artista, grazie al successo di singoli come “I’d Do Anything for Love (But I Won’t Do That)” (duetto con Lorraine Crosby come Mrs. Loud) e “Rock and Roll Dreams Come Through”, frutto della rinnovata collaborazione con Jim Steinman. Sono seguiti lavori come “Welcome to the Neighborhood” (1995) e “Bat Out of Hell III: The Monster Is Loose” (2003). L’ultimo album è in studio è “Braver Than We Are”, uscito nel 2016. Apparso in almeno cinquanta tra film e spettacoli televisivi, oltre al The Rocky Horror Picture Show, prese parte ai film “Roadie – La via del rock” (1980) di Alan Rudolph, in cui era attore protagonista (nel film anche i cameo di Roy Orbison e Alice Cooper, tra gli altri), “Fight Club” (1999) nel ruolo di Robert “Bob” Paulsen e “Tenacious D e il destino del rock” (2006, accanto a Jack Black), mentre nel film “Pelts”, episodio diretto da Dario Argento della serie televisiva americana “Masters of Horror”, andato in onda negli Stati Uniti il 1º dicembre 2006, fu il pellicciaio Jake Feldman.
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