Molto interessante davvero , ma non fruiro’ di questi “servizi”. I’m old fashioned.
Vi piacerebbe poter scaricare 1500 canzoni in 120 secondi invece che in un’ora? È quello che sarà possibile con la tecnologia 5G che TIM ha portato a Sanremo per dimostrare le potenzialità delle nuove reti e come queste possano avere un impatto sul consumo, l’offerta e la creazione della musica.
La rete 5G, come è già stato detto molte volte, offre la possibilità di abilitare nuovi servizi ad altissima velocità, bassissima latenza per gestire, con la massima sicurezza, grandi quantità di dati. Cosa vuol dire questo per chi produce o ascolta musica? La musica procede negli anni, evolve, cambia, parallelamente con lo sviluppo delle tecnologie, che hanno modificato costantemente il suono e il consumo, basta pensare all’elettricità legata agli strumenti, all’avvento del microfono, alla rivoluzione portata dalle tastiere elettroniche, ad Interne che ha distrutto e ricostruito un’intera industria, ai campionatori, al vinile, al CD, all’mp3, ma anche ai videoclip, ai laser, alla stereofonia e l’elenco, del tutto casuale, potrebbe andare avanti a lungo. Non bisogna sottovalutare, quindi, l’impatto che potrà avere il 5G nello scenario musicale internazionale, l’uso di questa nuova rete potrà modificare il modo in cui sia i musicisti, che i produttori che gli ascoltatori, vivono oggi la musica. “Il 5G aprirà nuove frontiere per tutti gli amanti della musica e permetterà allo spettatore di indossare speciali visori e partecipare a eventi e concerti in virtual reality – organizzati anche in continenti diversi – e di muoversi virtualmente e liberamente tra il palco, l’arena e il back stage per un’esperienza immersiva e coinvolgente e consentirà anche di far interagire in un unico spettacolo musicisti, cantanti e artisti che si trovano in luoghi diversi”, dicono alla TIM, “L’adozione di nuove applicazioni 5G nel mondo dell’intrattenimento apre nuovi scenari dove lo spettatore potrà avere un ruolo maggiormente attivo, beneficiare della capacità e qualità delle connessioni super veloci – dove e quando vorrà – oltre che consentire a persone con disabilità di partecipare da remoto in luoghi a loro diversamente inaccessibili”. Potrebbe, insomma, cambiare tutto, in una ennesimo passo della rivoluzione digitale che vede la musica esattamente sulla frontiera che porta verso il futuro.
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