Per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la Notte della Taranta, che si è conclusa ieri sera a Melpigano (Lecce) e a cui hanno partecipato oltre 200 mila persone, “è la dimostrazione di quello che si può fare con la cultura”.
Il Ministro ha spiegato di essere venuto “qui a caricarsi un bel po’” anche per affrontare le nuove sfide del Governo. “C’è bisogno che a eventi come questo diamo tutto il valore possibile” perché “io continuo a pensare che questa Italia ha un potenziale così eccezionalmente grande che dobbiamo trovare la maniera per farlo esplodere. E la Notte della Taranta è davvero una esplosione”. Con la cultura si mangia, “assolutamente sì”, ha detto il Ministro precisando che “noi abbiamo da questo punto di vista un potenziale meraviglioso” e “dobbiamo fare come è stato fatto qui” dove si “dimostra che non c’è il luogo di elezione naturale di una grande città. Non c’è bisogno di essere la capitale di nulla se hai una grande idea e della gente con passione”.
Secondo Poletti “questo è veramente emozionante. Avevo sentito parlare di
questo evento ma esserci è tutta un’altra storia”.
Sul palco, al ritmo frenetico dei tamburelli, si sono esibiti il Canzoniere greganico salentino, storica formazione che festeggia i 40 anni di attività. Oltre 200 mila le persone che hanno ballato al concertone sotto la direzione del maestro concertatore Phil Manzanera (chitarrista dei Roxy Music e coproduttore dei Pink Floyd) che ha chiamato a suonare per questa diciottesima edizione il bassista dei The Clash, Paul Simonon; il “miglior batterista mai esistito”, il nigeriano Tony Allen; i chitarristi Andrea Echeverri e Raul Rodriguez, e la violinista londinese, Anna Phoebe.
Molto attesa anche l’esibizione di Ligabue. Già il giorno prima ben 80 mila persone avevano assistito alle prove del rocker di Correggio. “Per fortuna che sono le prove, siete miliardi”, aveva detto Luciano Ligabue davanti alla folla degli 80 mila tarantati, che avevano assistito alle prove generali della Notte della
Taranta.
Già nel primo pomeriggio di venerdì Melpignano cominciava a pullulare di appassionati che hanno voluto ascoltare le prime prove del Liga, che ieri sera al concertone ha cantato due brani in dialetto salentino, “Ndo Ndo Ndo” e “Beddha ci dormi”, e due del suo repertorio rivisitati, “Certe Notti” e il “Muro del suono”.(musicalnews.com)
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