«La mia musica è pop come me. Ecco perché sono a X Factor»
MIKA
E MENO MALE CHE LO DICE LUI……
Il cantante Mika, giudice di X Factor, che esce il 12 novembre con il suo disco Songbook volume 1
Il suo nuovo disco non vuole chiamarlo «best of» perché «è un´espressione definitiva, come se fossi a fine carriera». Così Mika l´ha chiamato Songbook volume 1, in previsione «del volume quattro, quando avrò 70 anni». Nei negozi dal 12 novembre, contiene quindici successi internazionali, tra cui Grace Kelly, Celebrate, Relax (Take it easy) e Stardust in una nuova versione in duetto con Chiara, vincitrice di X Factor, dove ora il cantante pop è presente come giudice con una squadra tutta al femminile.??Mika, perché ha voluto fare «X Factor»??Partecipare a una trasmissione così pop mi darà la libertà di realizzare un album come dico io.??E come sarà questo disco??Pop ma non commerciale al 100 per cento. Vespertine di Björk ha venduto, nel 2001, oltre due milioni di copie. Quanto venderebbe ora con la crisi? Forse 50mila. Ma esiste un pubblico per un tipo di pop strano ed estremo, e io voglio raggiungerlo.??Che ne pensa dei nuovi modi di ascoltare musica??Il cd è morto e l´ascolto in streaming, con Spotify, è una risorsa; è come girare in un´enorme biblioteca senza sapere che libro scoprire, ogni giorno. Quando mi imbatto in un disco interessante, lo compro su iTunes.??È vero che con Morgan c´è in programma un album??Un album?! Io vorrei prima finire almeno una canzone con lui. Siamo andati in studio, ho registrato le parti vocali ma lui deve completare quelle musicali. Morgan è un folle bambino appassionato di musica. Polemiche e trasgressioni a parte, ha un talento notevole e posso imparare molto da lui.??Utilizzerà una delle cantanti della sua squadra di «X Factor» per il disco??Non so, non è che tutte sarebbero adatte. Qualcuna è davvero brava, ma non è il motivo per cui ho detto sì a X Factor. Non l´ho fatto per prendere una cantante: «Vieni con me, voglio il tuo giovane sangue!».??Ma la vita com´è, a «X Factor», visto che lei partecipa anche ad un altro talent show, la versione francese di «The Voice»??Si lavora molto. Voglio che queste ragazze siano pronte per quando finirà la vita artificiale della tv. L´attenzione che hanno oggi, devono saperlo, non si ottiene così facilmente, se si fa il lavoro di musicista.??Si è espresso a favore dei diritti degli omosessuali. L´ha detto perché in Italia siamo un po’ indietro??No, perché me l´han chiesto. Riflettevo sul fatto che dicendo quelle cose, ero un privilegiato. In altre nazioni, per certi discorsi, si va in galera. Ma non basta parlare; bisogna agire. E io lo faccio con la musica.(Giulio Brusati- ilgiornale di vicenza versione on line)
Related Articles
No user responded in this post
Leave A Reply