La notizia della morte del leggendario artista si è appresa nel pomeriggio di ieri. La causa della morte ufficiale è attualmente sconosciuta, ma possiamo ricordare che Reed aveva subito un trapianto di fegato nel maggio di quest’anno(maggio 2013).
La pubblica reazione di John Cale è stata effettuata attraverso la pagina di Facebook: “Il mondo ha perso un grande cantautore e poeta… Io ho perso il mio compagno di scuola”. A questo breve e dolce commento segue qualche linea in più pubblicata oggi: “”La notizia che temevo di più scompare in confronto al nodo in gola e il vuoto nello stomaco. Due ragazzini hanno un incontro casuale e 47 anni dopo litighiamo e amiamo nello stesso modo – perdere l’uno o l’altro è incomprensibile…Nessun valore rimpiazzato, nessun riempitivo digitale o virtuale…. ho perso tutto ora, per sempre. A differenza di tante altre persone con storie simili, noi abbiamo riversato la nostra rabbia migliore sui dischi, per darne al mondo uno scorcio. Le risate che abbiamo condiviso qualche settimana fa mi ricorderanno per sempre tutto ciò che c’era di buono fra noi”.
La morte di Reed lascia Cale e il batterista Moe Tucker come unici membri sopravvissuti dei pionieri del rock newyorkese: The Velvet Underground.
Anche i membri degli Strokes sono in lutto per la perdita del cantante. Il frontman Julian Casablancas ha twittato: “Lou Reed è il motivo per cui faccio tutto quello che faccio.” Il chitarrista della band Albert Hammond Jr nel frattempo ha scritto su Twitter: “Ancora sotto shock. A 18 anni hai per sempre cambiato la mia vita e non lo dimenticherò mai! Ci vediamo dopo”.
Morrissey ha scritto sul blog ‘True to you’ un accorato articolo con il titolo ‘Oh Lou perché hai ci lasciati in questo modo?’. “Non ci sono parole per esprimere la tristezza per la morte di Lou Reed. Sarebbe dovuto esserci per tutta la mia vita. Egli sarà sempre nel mio cuore. Grazie a Dio esiste chi, come Lou, che si muove all’interno delle proprie leggi, altrimenti immaginate come sarebbe noioso il mondo. Sapevo che Lou in questi ultimi anni era sempre pieno d’amore. La sua musica sopravviverà. Abbiamo tutti una scadenza, ma oggi, con la perdita di Lou, la vita è un porcile”.
Anche David Bowie ha voluto lasciare un breve ma significativo ricordo sul suo sito internet: “E’ stato un maestro”.
Nel 1990, Reed e Cale pubblicarono l’album ‘Songs for Drella’, registrato New York e dedicato alla memoria di Andy Warhol (Drella, combinazione di Dracula e Cinderella, era uno dei soprannomi dell’artista), scomparso tre anni prima. Il disco costituì, dopo anni, la prima circostanza in cui i due si trovarono a lavorare di nuovo insieme e, da quel momento, voci di una riunione imminente dei Velvet incominciarono a circolare incessantemente. Qui di seguito vi riportiamo l’esibizione di Lou Reed e John Cale nel brano ‘Open House’:
” Fly me to the moon/fly me to a star/But there are no stars in the New York sky/they’re all on the ground”
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