E sarà forse per prepararsi al ruolo di autore di musical che l’ex leader dei Police terrà, in corrispondenza dell’uscita dell’album, dieci concerti a New York (25 settembre – 9 ottobre) nel piccolo Anspacher Theatre, un micro tour promozionale che prelude ad uno dei progetti più ambiziosi cui un autore pop possa aspirare.
The Last Ship (l’ultima nave), questo il titolo dell’album, è un ritorno alle origini, a quelle radici operaie della cittadina natale di Sting, Wallsend, vicino Newcastle, che è luogo noto per i suoi cantieri navali, attraversati negli anni ’80 da una gravissima crisi che ne ha rimodellato la struttura sociale. Secondo The Hollywood Reporter il filo conduttore dell’album è proprio l’esplorazione dei temi della terra d’origine, la scoperta di sé che s’accompagna al percorso e del senso di comunità. Diversi artisti hanno contribuito al progetto: Brian Johnson, Jimmy Nail, The Unthanks, The Wilson Brothers e Kathryn Tickell. Il primo singolo, intitolato Practical Arrangement, è già disponibile. All’età di 61 anni, Sting sembra mettere da parte la sua vena pop, pur raffinata, adottando un tono decisamente jazz e orchestrale, con un pianoforte discreto e l’uso massiccio degli ottoni. Relativamente al musical, questo nasce in collaborazione con gli sceneggiatori John Logan (Hugo Cabret, Skyfall) e Brian Yorkey (Next to Normal), ed il regista Joe Mantello (Wicked). “The Last Ship si presenta come un capolavoro, è sia un’elegia e sia una celebrazione della classe operaia dei cantieri navali di Newcastle“, ha detto Oskar Eustis, direttore artistico del Public Theatre di New York a Hollywood Reporter. La prima dovrebbe essere a Broadway nel 2014.
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