Ray Dolby, l’inventore e fondatore dei Dolby Laboratories che cambiò il modo di pensare l’audio nel cinema, e’ morto a San Francisco a 80 anni.
Lo ha annunciato un portavoce della sua societa’. Dolby era malato di Alzheimer e in luglio gli avevano diagnosticato una leucemia acuta. “Abbiamo perso un amico, un mentore e un visionario”, ha detto il presidente e ceo dei Dolby Labs Kevin Yeamen. Tutto era cominciato con un semplice circuito audio: nel 1946, a soli 16 anni, Dolby mise le mani grazie al suo primo lavoretto alla Ampex sul primo registratore a nastro sul mercato.
Dopo una laurea a Stanford e un dottorato a Cambridge, il giovane Ray decise di mettersi in proprio e cambiare il modo in cui percepiamo i suoni incisi sui nastri magnetici. Il primo “compansore”, un dispositivo elettronico capace di ridurre il rumore di fondo e i disturbi all’interno dei segnali acustici, nasce nel 1965, quando Dolby attraversa l’Oceano per fondare i Dolby Labs in Inghilterra. Tre anni più tardi la nuova versione del circuito, era l’inizio della scalata al successo.
Nel 1976, Dolby torna negli States e stabilisce definitivamente l’azienda a San Francisco. Il primo film a utilizzare il sistema Dolby fu un capolavoro del cinema: Arancia Meccanica di Stanley Kubrick.
Tra i riconoscimenti più prestigiosi ottenuti da Dolby per il suo lavoro c’è l’Oscar per il cinema nel 1989, il Grammy per la musica nel 1995 e i due Emmy per la televisione nel 1989 e nel 2005. Inoltre, nel 2012, il celebre teatro di Hollywood che ospita la notte degli Oscar è stato ribattezzato Dolby Theatre.
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Si sono tenuti l’altro ieri a Casalanguida (Chieti) i funerali di Alfredo D’Angelo, 61enne morto sabato in mare, a pochi metri dalla riva di Casalbordino, in Abruzzo. In spiaggia con lui c’era anche il padre 83enne, che ha assistito impotente alla scena.
D’Angelo non era sposato, tanto che viveva ancora con i suoi anziani genitori, ed era molto noto in paese anche per via dei suoi illustri trascorsi come musicista: negli anni ’70, infatti, aveva suonato con Vasco Rossi militando nella band del rocker emiliano in qualità di batterista. Si era poi dovuto ritirare per motivi di salute.
Tre giorni fa Alfredo si è sentito male mentre era in acqua (probabilmente per un infarto) e, nonostante i soccorsi immediati, non ce l’ha fatta. In suo aiuto sono arrivati prima un turista olandese e i bagnini del Lido Nadia e poi i sanitari del 118. Lascia un grande vuoto nei suoi famigliari e negli amici di sempre di Casalanguida, dove era stimato e rispettato.
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