Carolina Liar:
Gruppo made in Svezia, fatta eccezione per il cantante, originario della South Carolina, i Carolina Liar esordiscono nel mercato discografico nel 2008 con un album interessantissimo: Coming to Terms . In pieno stile alternative rock, nonostante un produttore più vicino al pop da classifica (ma anche co-produttore e co-writer di It’s My Life dei Bon Jovi), i Carolina Liar si fanno subito notare per alcuni pezzi rilevanti come Show “Me What I’m Looking For” e “I’m not over”. La loro crescente popolarità li porta infatti ad apparizioni in talk show piuttosto famosi negli USA, ma anche a prestare canzoni per pubblicità in tv e intraprendono un tour negli States in supporto del cantante Rob Thomas. Per essere l’album di debutto, Coming to Terms riscuote un discreto successo, tanto da arrivare alla posizione numero 3 nella classifica dei 50 album di artisti esordienti. Tre anni più tardi pubblicano il secondo (e al momento ultimo) album, “Wild Blessed Freedom”, nel quale si assiste a una virata verso sonorità pop e testi complessivamente meno ricercati. Sebbene con i singoli estratti e con l’abum stesso non riescano a bissare il successo ottenuto negli anni precedenti, il gruppo partecipa come band spalla ai concerti di Kelly Klarkson e The Fray. Disco carente di pezzi degni di nota, Wild Blessed Freedom invece di accrescere la popolarità dei Carolina Liar sembra averla smorzata, in particolare se si pensa che è stato pubblicato nel 2011, quando i membri della band erano già più che trentenni. Ma chi la musica la fa per passione sa che non bisogna arrendersi, per questo possiamo attenderci un terzo album più incisivo.??Canzoni consigliate:
da Coming to Terms: “I’m not over”, Show me what I’m Looking For, California Bound, Beautiful World.?Da Wild Blessed Freedom: “Miss America”, “Beautiful People”, “All that comes out of my mouth”.??Riccardo Falchi
Thanks to Riccardo.
Frank Buzz
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