E INVECE ECCO CHE SE NE VA IL BASSISTA STORICO DEI VAN DRE GRAF GENERATOR. R.I.P. A COMUNICARLO PROPRIO PETER HAMMIL.
Nic Potter , bassista storico dei Van Der Graaf Generator è scomparso il 17 gennaio dopo una lunga malattia, all’età di 61 anni. Ne ha dato notizia Peter Hammill dal suo sito.
Potter era nato il 18 ottobre del ’51 ed aveva fatto parte di un gruppo chiamato The Misunderstood nel quale conobbe il batterista Guy Evans assieme al quale decise di unirsi ai Van Der Graaf in tempo per prendere parte alle registrazioni del secondo album The Least We Can Do Is Wave To Each Other del 1970, uno dei capolavori del progressive inglese.
Riesce ad arricchire il suono della band con una timbrica morbida e avvolgente ma si scontra con la personalità di Peter Hammill e durante le registrazioni del successivo “H to He, Who Am the Only One” lascia il gruppo dopo aver contribuito a brani immortali come “Killer”, “The Emperor in his War Room” e “Lost”.
Peter Hammill aveva in realtà un’alta considerazione di Potter (che lui chiamava Mozart) e finì col volerlo spesso nelle session di molti dei suoi album solisti, oltre a richiamarlo nei VDGG nel 1977 (quando il nome viene abbreviato in Van Der Graaf dopo l’abbandono di David Jackson e Hugh Banton) realizzando “The Quiet Zone/The Pleasure Dome” e il live “Vital”.
Potter ha collaborato con altri artisti, tra cui Tony Pagliuca e Tolo Marton ex membri de Le Orme, oltre ad alcuni album solisti.
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