Finalmente!
E’ dal 18 novembre, giorno dell’uscita dei biglietti online, che aspetto questo giorno… e dopo un rinvio dovuto al crollo del palco a Toronto, passa pure il primo luglio (la prima data fiorentina) e finalmente arriva settembre: e vai!
In fondo alle cascine c’è un’onda umana che aumenta il passo sempre più veloce, perchè sebbene le porte siano aperte dalle cinque del pomeriggio e il gruppo spalla pare sia un bel gruppo (Caribou), l’importante è arrivare in tempo per i Radiohead… e visto che di parcheggi non ce ne sono, i tempi sono quelli che sono…
Sul biglietto c’è scritto inizio alle 21.30, tanto non accade mai che un gruppo inizia puntuale, così mentre sfiliamo per i vari controlli e filtri d’ingresso ecco che si sentono le loro note: alle 21.30 spaccate!
La folla aumenta il passo, gente che taglia per il parco e uomini della sicurezza a placcare le colonne di fan che cercano una scorciatoia pur di raggiungere prima l’enorme distesa di gente (trentamila sui quotidiani di oggi) che da tutta Italia hanno scelto la data di Firenze per ascoltare dal vivo il loro gruppo preferito.
La prima cosa che noti, oltre al fiume di persone che si distende di fronte a te, ben lontano dal palco che vorresti si avvicinasse sempre di più, sono il giorco di luci con neon e dodici schermi mobili che sovrastano il palco, questo è uno spettacolo d’arte dal vivo. Ad ogni canzone una tonalità di luce diverso che dipinge lo sfondo e una serie di display che sovrastano il gruppo e li trasmettono da inquadrature sbilenche, con altri giochi di luci sempre più belli.
Thom Yorke e i Radiohead rendono una sera afosa e tremendamente calda di Firenze in un’atmosfera calma ed elettrica, non so come sia possibile rendere a parole questa sensazione, ma è così: calma ed elettricità.
Tutto il concerto si basa sui loro pezzi più elettronici degli ultimi album, soprattutto di “In Rainbows” e dell’ultima uscita “The King of Limbs” pubblicato in ogni forma e genere, tra cui una versione limitata con opere grafiche, vinili e ogni genere di stampa e ricordi della band inglese, tutto rigorosamente biodegradabile (sottolineando che le cose si biodegraderanno quando il proprietario sarà già morto!). Le poche tracce del loro genere iniziale, come “Karma Police” o “Airbag”, lasciano un vago ricordo al pubblico, ai più malinconici, dei Radiohead di una volta, quelli più radiofonici, ma non importa! Sono i Radiohead dal vivo ed è da ieri sera, dopo due ore e mezzo di concerto, che non riesco a togliermi la loro musicalità dalla testa…
Un gruppo che rende così dal vivo è da vedere e in molti sono stati felici che loro abbiano scelto Firenze come una tra le loro date italiane, e siccome tendono a cercare un luogo aperto e molto scenico per i loro spettacoli, le cascine hanno reso questa serata perfetta e indimenticabile, come loro, semplicemente Radiohead.
musicalnews.com Qui video da Firenze domenica sera alle Cascine!
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