E’ il primo CD di Sinead da cinque anni in qua, Theology, ma qualcuno (lei medesima) potrebbe obiettare che quello era un album speciale che come il precedente veniva dopo la scelta di ritirarsi dalle scene; e dunque, siccome i dischi prima ancora erano compilazioni speciali o album in lingua gaelica, alla ricerca di un antecedente potremmo trovarci nel passato remoto di Faith And Courage, anno 2000.
Però che importa? Quello che conta è che la gazzella è tornata, con i suoi denti affilati e la voce di cristallo, e il fuoco dentro. Sa bene che non saprà più spingersi alle altezze di The Lion And The Cobra ma ha abbastanza orgoglio per non voler trascinare la carriera ai minimi livelli di gossip degli ultimi tempi; i media la cercano solo per i suoi isterismi, le dichiarazioni a effetto o i matrimoni-farsa come quello recente a Las Vegas, durato una settimana anzi no.
Questo non è gossip, questo è un album vero,. Sono nove canzoni di foggia classica (un moderno pop rock ben condotto dal produttore John Reynolds) in cui la vecchia ribelle si racconta come sa, sincera e spietata, umorale, qualche volta feroce. Racconta storie di altri, madri che crescono figli senza il padre e uomini che lottano con la droga nel profondo dell’abiezione, ma trova le note più intonate quando parla in prima persona, quando si abbandona all’euforia d’amore (Old Lady, The Wolf Is Getting Married), rimpiange casa e i suoi figli (Very Far From Home) o sputa veleno contro la Chiesa Cattolica e gli ipocriti che le reggono lo strascico. E’ la sua specialità, una guerra senza fine rinfocolata dallo scandalo della pedofilia che qui trova due aggiornamenti in VIP e Take Off Your Shoes; la gazzella si fa soldatessa, portavoce come dice lei “dello Spirito Santo armato di Kalashnikov in viaggio verso il Vaticano”.
Nove brani su dieci sono originali, l’ultimo è una cover di Queen Of Denmark di John Grant. Canzone bellissima, e i toni sono perfetti per gli esaltati sfoghi della gazzella; quel pischello ha trovato in fretta ciò che Sinead prova da una vita, “dire cose incazzose in modo terribilmente spiritoso”.
myword.it
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