Chiusi Megaupload e Megavideo, arrestato il fondatore. Usa, attacco al file-sharing
Durissimo giro di vite negli Stati Uniti contro il file-sharing. L’Fbi mette i sigilli ai più grandi archivi di file online mondiali, Megaupload e Megavideo, apponendo un sigillo riportante la cifra di 500milioni di dollari, ovvero l’entità delle perdite che i due siti avrebbero procurato alle major discografiche e tutti i detentori di copyright. Il fondatore del sito, Kim Schmitz, e altri tre sono stati arrestati in Nuova Zelanda su richiesta delle autorità Usa. Potrebbero essere processati per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione, al riciclaggio e alla violazione del diritto d’autore. Rischiano oltre 50 anni di carcere ciascuno. Un atto clamoroso, quello delle autorità federali statunitensi, che giunge 24 ore dopo la protesta del web (inclusi Google, Wikipedia e Facebook) contro il Sopa, la legge antipirateria in discussione al Congresso, il cui esame è slittato a febbraio.
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