Il nome dei Welcome Back Sailors, duo proveniente dalla provincia di Reggio Emilia, era già circolato nei mesi scorsi ma senza che si potesse parlare di hype. Lo scorso 15 luglio è arrivato il loro primo album, realizzato esclusivamente in vinile in 300 copie e, stando al contenuto musicale, questo progetto meriterebbe ben più risalto rispetto a quello che ha avuto finora. In attesa di vedere se gli auspicati riscontri positivi arriveranno, cerchiamo di analizzare i motivi che rendono ‘Yes/Sun’ meritevole di attenzione.
Due musicisti che sfoggiano nelle loro canzoni un’anima pop attraverso melodie molto nitide e contaminazioni tra suoni di chitarra e basso con altri ricavati da drum machine e sintetizzatori vari. Non sono certo i primi, Alessio e Danilo (non ci è dato sapere i loro cognomi), ad essersi imbarcati in questa direzione negli ultimi 10 anni, ma i due sono riusciti a dare un tocco riconoscibile ad un’idea per la quale il termine ‘inflazionata’ è forse un po’ esagerato, ma che senz’altro non è nuovissima.
Intanto è importante capire che tipo di contaminazione c’è alla base della proposta dei Welcome Back Sailors. Si sa che, nell’ambito dell’indie pop morbido e rilassato, ne esistono due stili prevalenti: quello alla tedesca, capitanato dai Notwist, e quello alla scandinava, per il quale gli esponenti di punta sono i Radio Dept. È da questa seconda categoria che le canzoni di ‘Yes/Sun’ traggono ispirazione, quindi la parte ritmica è piuttosto regolare e non punta a dare ai brani un ritmo vero e proprio, ma serve più da rinforzo a suoni che parimenti non presentano grandi complicazioni strutturali e che si adagiano sulle idee melodiche come se fossero un tappeto srotolato. Il tocco grazie al quale questo progetto diventa subito riconoscibile sta nell’aver sostituito l’aplomb e la razionalità scandinavi con l’immediatezza e l’istintività italiane, ovvero l’aver eliminato le ombreggiature sonore e le leggere ma significative dilatazioni per puntare su colori sgargianti ed una totale pulizia negli arrangiamenti.
Immaginatevi, quindi, uno di quei tanti ragazzi dal look indie-nerd con la maglietta a righe, la montatura degli occhiali nera e retrò ed una scarsa propensione ai rapporti sociali che acquisisce una scioltezza tutta nuova e diventa non tanto un animale da vita notturna ma piuttosto un conversatore brillante e simpatico mantenendo la ricercatezza di linguaggio e la capacità di argomentare in modo mai banale che aveva prima. Interloquire con una persona così dà la stessa sensazione di svago delle chiacchiere superficiali ma lascia al contempo qualcosa dentro, e lo stesso avviene per l’ascolto di queste 10 canzoni, che rapiscono istantaneamente con la bellezza ammaliante delle melodie e del suono e si fanno amare grazie al fatto che non rappresentano un piacere effimero, ma portano con sé un alto tasso di qualità e di genuinità emotiva.
Se non avete il piatto per far girare il vinile o se comunque volete una prova prima dell’acquisto, l’album è ascoltabile integralmente in streaming sul bandcamp del gruppo http://welcomebacksailors.bandcamp.com/album/yes-sun . Nel momento in cui darete fiducia a questo lavoro, vi ritroverete in un mondo nel quale la rilassatezza e la vivacità, due concetti apparentemente agli antipodi, sono in un equilibrio così perfetto tra loro che diventano quasi la stessa cosa. ‘Yes/Sun’, in definitiva, è un disco ben fatto e che riesce a non omologarsi ai canoni del proprio genere di riferimento, dal punto di vista sia tecnico che emozionale. Non è sicuramente poco, specie per un progetto esordiente.
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