Ricordate i The Ark? Una decina di anni fa si fecero conoscere dal grande pubblico con una serie di singoli pop-rock decisamenti accattivanti.
Ci riprovano con questa Breaking up with God, primo dei due inediti della raccolta Arkeology in uscita a breve.
Penso che tutti colleghiate ai The Ark il brano It takes a fool to remain sane e in effetti si tratta del loro singolo più famoso, la smash hit per eccellenza di questo gruppo svedese, che nonostante alti e bassi è giunto ormai al ventesimo anno di carriera.
Sì perchè è nel 1991 che questi ragazzi decidono di dedicarsi alla musica, anche se il primo EP vedrà la luce solo nel 1996 e il primo album addirittura nel 2000.
Da allora 5 album in studio, diversi singoli e diverse tournèe per un gruppo che sembrava destinato ad avere un maggiore successo.
Sì perchè dei 16 singoli pubblicati, se escludiamo Let your body decide, Calleth you, Calleth I e Prayer for the weekend, non troviamo alcuna traccia nelle classifiche e nelle programmazioni nostrane.
L’occasione per riscoprire e rivalutare i The Ark ci è data da questa raccolta Arkeology, un riassunto della produzione del gruppo e anche un addio da parte del gruppo ai propri fans, visto che questa sarà l’ultima pubblicazione e dopo la tournèe estiva il gruppo si scioglierà (salvo ripensamenti last minute).
20 brani tra cui 2 inediti, questo in sintesi è Arkeology e il primo singolo inedito è appunto Breaking up with God.
Un brano in puro stile The Ark, un concentrato di musica pop che ammicca sensibilmente al rock più leggero, ma restando sempre dentro i limiti del commerciale grazie anche ad indovinati cori che caratterizzano immediatamente il pezzo, d’altronde i precedenti successi del gruppo svedese avevano le stesse caratteristiche, cambiare ora non avrebbe molto senso.
Il mio giudizio sul pezzo è moderatamente positivo, non è male, diciamo pure discreto, ma ho preferito molto di più altri singoli del gruppo, su tutti la già citata It takes a fool to remain sane.
Breaking up with God resta comunque un singolo molto radiofonico e pur restando dubbioso sul numero di passaggi che avrà in Italia, credo che meriti un ascolto attento.
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