Verdena
Voto: 4 stelle
Voto utenti: 4 stelle
Casa discografica: Universal
Anno: 2010
Dal dizionario 24.000 dischi
Verdena
Gli anni, quando si parla dei Verdena, non corrispondono mai a quelli del calendario: Canos Ep sembra lontano secoli fa e l’isolazionismo, ormai tratto caratterizzante del gruppo, ha fatto sentire, come l’umidità che va a pesare sulla temperatura percepita, tre anni di assenza come sei o sette anni di mancanze dalle scene, facendo montare un attesa senza precedenti per WOW, nuovo album del trio.
Attesa talmente pressante che quasi non mi sembrava vero allorché ho schiacciato il tasto play, nel frattempo le domande su cosa avrei trovato nel cd facevano in fretta a riprodursi: Ennesimo sound? Ennesima maturità ? Pochi secondi e Scegli me, prima traccia del cd mette a tacere ogni pensiero, da li è uno scorrere di 27 tracce. Arrivati alla chiusura circolare di Lei disse(Un mondo del tutto differente), l’unica reazione possibile è quella di restare esterrefatti, allora subito mi immergo nel secondo ascolto, sperando che questo possa essere più razionalmente rivelatore, e qui, dopo che l’orecchio si è modellato sulle onde verdeniche, che il cd sprigiona tutto il suo fascino.
Raccontare e descrivere ad una ad una le singole canzoni e tutto il potenziale che sprigionano è impossibile, mi toccherebbe scrivere un nuova Bibbia, anche perché le tracce sono 27 sulla carta, ma all’interno di ognuna se ne aprono altre 3 o 4, sicché alla fine sembra di aver ascoltato un intera discografia e non un cd. Il filone tracciato da Requiem è confermato, a questo si vanno ad aggiungere un nuovo modello compositivo, che vede spesso la chitarra chiusa in custodia, e i suoni del cd più introverso della band, Solo Un Grande Sasso, che dopo 10 anni vengono ripescati e rielaborati ad arte in modo da essere funzionali per i nuovi Verdena. Loniterp è un chiaro esempio della matrioska musicale rappresentato da WOW, dallo sporco degli strumenti a corda si passa in un momento a farsi dell’LSD con i Cugini di Campagna.
La cassa della batteria si trasforma in una mitragliatrice in Mi Coltivo, dove le componenti elettroniche esasperano lo stile del gruppo, dando vita ad uno dei migliori pezzi del cd. Pianoforte o meno le mazzate rock non mancano, Sul Ciglio è 54 secondi di energia pura, Lui Gareggia e Adoratorio non sono da meno. Ma è la varietà uno dei punti forti dell’album, l’indescrivibile mix di colori e di situazioni che vengono in mente mentre scorre il cd, fa spuntare ogni tanto anche un sorriso… ebbene sì, i Verdena ora fanno anche sorridere, è quel sorriso che spunta quando si viene rapiti da qualcosa di meraviglioso e si resta li estasiati, felici ed incoscienti.
Letto Di Mosche e Il Nulla Di O. fanno immaginare delle diapositive della propria vita dai colori caldi e sbiaditi, con tanto di sbavature, A Cappello mette a nudo la follia più infantile e verosimilmente spontanea del gruppo. Attonito rappresenta l’unico vero e chiaro riffettone, poi per il resto è tutto un liquefarsi, un perdersi nelle pieghe di WOW, la voce di Alberto gioca costantemente a nascondino tra la miriade di suoni acidi, tracciando linee sfuggenti di cui spesso si perdono le orme. Qualsiasi suono in questo lavoro diventa musica, il fenomenale drumming di Luca marca costantemente il beat, dando unità a qualcosa che è impossibile afferrare, e intanto si continua ad essere in bilico tra le variazioni meteorologiche/emotive, piove poi c’è sereno,un tornado in lontananza, il mare, una corsa nei campi, la neve, l’aria di montagna, un viaggio in auto, WOW è tutto questo.
Capolavoro o meno, qui si resta inevitabilmente affascinati.
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2 users responded in this post
Verdena spettacolari e pure miei compaesani, what else? uno dei migliori gruppi degli ultimi dieci anni – my opinion ovviamente:):)ciao buzzz
Whatta
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ciao mitico whatta,avercene di Verdena!!!!
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