Kilimanjaro-DeLuxe Edition
Teardrop Explodes
Voto: cinque stelle
Casa discografica: Kilimanjaro-DeLuxe Edition
Dal dizionario 24.000 dischi
Teardrop Explodes
I Teardrop Explodes durarono quattro anni tondi, dal 15 novembre 1978 allo stesso giorno del 1982. La mela si può spaccare precisamente in due. Il primo biennio fu quello degli entusiasmi, delle invenzioni geniali, di un sound inaudito capace di fiorire sulle ceneri del punk tanto da far (stra)parlare di Rinascimento di Liverpool, di una nuova Mersey wave. Il secondo fu il periodo dei nodi, dei dubbi, dei bocconi amari, degli scazzi – fino alla decisione inevitabile di chiudere.
Mettiamola in canzoni. I Teardrop migliori sono quelli dei tre singoli Zoo e della compilazione To The Shores Of Lake Placid, fino al primo grandioso album per la Mercury che rifinisce quelle idee e altre ne aggiunge: Kilimanjaro. E’ uno dischi più belli di tutta la storia rock (oh sì, leggete le mie labbra!), per la qualità delle canzoni e l’originalità del sound, per quell’intreccio oggi perduto (di più: guardato con sospetto, bestemmiato) di grande facilità pop e libera fantasia sperimentale. Sono canzoni raffinatissime e nello stesso tempo spudoratamente cantabili, proposte da quattro ragazzi (o cinque o tre o quanto capita, all’Hotel Teardrop sarà sempre un gran via-vai) che hanno capito d’istinto la lezione del punk – che non è jeans stracciati, chitarre scordate, gola rossa ma saltare altissimo con la fantasia e afferrare la luna dei sogni, dovunque sia.
Detto nella lingua del leader, Julian Cope: “Avevo questa convinzione che se tu ti immedesimi nella parte di un grande cantante, e ci credi davvero, finisci che lo diventi. Punk per me significa questo: assoluta libertà di fantasia e di azione.” Il lead singer che ha in mente Cope è Jim Morrison, a cui cerca anche di assomigliare, per la gioia delle ragazzine che appendono i poster in camera; ma nella sua testa si agitano altri fantasmi, i Velvet per esempio, naturalmente Barrett, i tedeschi più cupi come Faust e Can – oltre allo scandaloso Scott Walker, non ancora sdoganato dalla critica, di cui Julian ventenne cura un’amorevole compilation su etichetta Zoo.
Tutto questo coloratissimo cinemascope si ascolta nelle canzoni di Kilimanjaro, con un mix di smania e levità fiabesca che è il tratto distintivo e quello che incanta. Sono i giorni della new wave, con il suo abbagliante chiaroscuro. A Manchester saggiano la profondità degli inferi, a Liverpool cercano arcobaleni sopra quei blue suburban skies che non si vorrebbero troppo diversi dai giorni di Paul e John. Echo & The Bunnymen sono la prima band della nuova scena cittadina a emergere, con un fresco suono chitarristico che influenzerà molto gli U2. I Teardrop vengono subito dopo; non così chitarristici, anzi, con il peso spostato sulle tastiere di David Balfe e smania di arricchire comunque il sound, verso un rock baroque tempestato quand’è il caso anche di fiati. Julian Cope canta come se il mondo gli stesse crollando addosso, con l’urgenza, le voglie, l’imperio dei suoi vent’anni e delle smodate ambizioni che coltiva. Con disinvoltura e sicurezza afferra canzoni una più bella dell’altra: Treason e Reward, che faranno classifica, Ha Ha I’m Drowning e The Thief Of Baghdad, con l’organo Manzarekiano a disegnare volute psichedeliche, Books, scritta da Cope quando suonava con Ian McCullouch e ripresa anche dai Bunnymen. L’album prilla vertiginosamente in Brave Boys Keep Their Promises e Sleeping Gas, quando lo svelto pop rock rimbalza contro il tappeto elastico del basso, e trova la degna conclusione in When I Dream, il pezzo più bello e il manifesto della psichedelia Teardrop: una canzone d’amore smisurato che l’ottimo Balfe porta in un mondo di fiaba, per le farneticazioni del leader che ha perso ormai il controllo (“Sento due cuori che battono. Qual è il mio?”).
Nella “viscerale, sfrontata, provocatoria” autobiografia di Head-On, Julian Cope parla di Kilimanjaro ma dice poco della musica. Preferisce raccontare il curioso cambio del titolo (che in origine doveva essere Everybody Wants To Shag Teardrop Explodes, “tutti vogliono scopare i Teardrop Explodes”) e soffermarsi sulla sua scoperta delle droghe, un mondo rifiutato fino ad allora che presto diventerà , al contrario, necessità e incubo. Anche per quello i Teardrop avranno vita breve, per l’umore sempre più instabile di Cope e i ripetuti dissidi con Balfe. Due soli album nei quattro anni che abbiamo detto, Kilimanjaro e Wilder, più un postumo. Peccato. Per quante egregie cose abbia poi fatto Julian Cope da solista e leader, resta il rimpianto per una originale obliqua via di Brit Rock che nessuno, a ben guardare, ha più ripreso.
(Kilimanjaro, come d’altronde il successivo Wilder, era già stato restaurato in CD nel 2000. Questa è una versione ampliata e con ogni probabilità definitiva, con gli 11 brani dell’originale sul primo CD più 13 versioni alternate e rarità sul secondo e 11 nastri BBC 1979-1980; il prode John Peel fa la parte del leone, con sette pezzi dalla sua trasmissione, mentre quattro provengono dal programma di Mike Reed.
Ricco l’apparato di note, con il ping pong dei ricordi dei due protagonisti, Julian Cope e Dave Balfe, e bella scelta fra le due copertine possibili. Kilimanjaro uscì infatti in origine con una “psichedelica” foto di gruppo che qualche mese più tardi venne sostituita da uno scatto di zebre al pascolo sotto il monte che aveva suggerito il titolo. Nessuno ha mai capito veramente il perchè della citazione, ma non importa: le zebre, il cielo azzurro, le nubi e, sullo sfondo, la maestosa montagna stavano e stanno semplicemente bene con la fantastica musica Teardrop.)
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AHO SO’ PREOCCUPATO COI CONCERTI: NELLA MIA AGENDA 2011 C’E’ SOLO (SI FA PER DIRE) WATERS CON BUZZ….E POI IL VUOTO TOTALE…..NIENTE CHE MI ACCHIAPPI……
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e’ gennaio, tra poco dovrebbero piovere annunci, certo non mi spiego come i black keys non facciano ad esempio nemmeno un salto in italia…lo scorso weekend erano al saturday night live…!
http://pitchfork.com/news/41154-watch-no-age-perform-on-david-letterman-and-the-black-keys-on-saturday-night-live/
p.s. e i no age da letterman…
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arrivano arrivano caro Generale Lee, io credo ci sia una situazione di stallo tra management , cioe’ tra quelli che organizzano e quelli che gestiscono l’immagine degli artisti. Siccome vendono pochi dischi e i concerti diventano quindi la maggior fonte di guadagno nessuno vuole giocarsi il jolly prima del dovuto. E quindi tanti aspettano le uscite discografiche prima di lanciare il tour. Ma di nomi certi ce ne sono a cominciare dai Radiohead, credo poi Gabriel,Stones, band indie varie, Coldplay per chi vuole e tanti altri ancora. Il 2011 al contrario dovrebbe essere ricco di concerti. Certo prima di comprare i tagliandi bisogna scegliere bene. Io comunque,se qualcuno vuole puo’ accompagnarmi, punto su uno o due festival in uk o comunque nel nord europa. Un lungo weekend low cost penso se lo possano permettere tutti no? Poi in ogni caso sappiamo che il BRC e’ sempre aggiornatissimo anche grazie al vostro contributo!!
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Glasvegas are releasing their comeback song ‘The World Is Yours’ as a free download on Sunday (January 16).
The song will be available from the band’s official website, Glasvegas.net, and their official Facebook page, Facebook.com/glasvegas.
‘The World Is Yours’ features on their forthcoming second album, ‘EUPHORIC /// HEARTBREAK \\\’, set for release this spring.
Frontman James Allan told NME that he’d given the album it’s interestingly-punctuated title for the backward and forward slashes to represent “the ascent, the crest of a wave, and then the crash”.
nme.com
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grazie b16 e leggi le classifiche di Milano e i commenti sulla Nannini, al peggio non c’e’ mai fine!
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http://www.rockol.it/recensione-4484/LCD-Soundsystem-THE-LONDON-SESSIONS
SO CHE L’AMICO B16 E’ APPASSIONATO….
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CARO BUZZ…… STONES E RADIOHEAD MI VEDRANNO NEL CASO IN PRIMA LINEA!!! (INVECE NON MI ACCHIAPPANO X NIENTE I COLDPLAY).
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ANCHE SE NON DI ARGOMENTO STRETTAMENTE MUSICALE ANCHE QUESTO E’ X B16 E CHI AMA IL CINEMA…AL PRIMO POSTO UN GRAN FILM…
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….oooooopppppppsssssssssss……..vi annuncio l’acquisto di Arcade Fire….a Lucca…..eheheheheheh…..
AUUUUUUUUUGGGGGGHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!
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E COME VEDI SENZA MANCO AVERTI LETTO CI SARO’ ANCHE IO, VERRO’ IN MOTO PROBABILMENTE E NE APPROFITTERO’ PER FARMI UN WEEKEND NEI DINTORNI.OGGI PRENDO I BIGLIETTI.FATTI NON PUGN……..:-) ROCK ON
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