L’avevamo intervistato pochi giorni, ma questa sua decisione ci coglie veramente di sorpresa, anche se la rispettiamo!
Enrico Nascimbeni sta attuando una protesta (sotto stretto controllo medico e assumendo solo liquidi) contro i tagli finanziari del Governo che colpiscono la cultura e anche il mondo della canzone. Lui (come tanto altri artisti italiani) chiede una legge per parificare la canzone d’autore a un’opera d’arte, ha già perso tre chili nei primi due giorni di sciopero e ha intenzione di continuare a non assumere cibi solidi fino a quando non avrà un segnale dal ministero dei Beni culturali, cui ha spiegato le motivazioni all’origine del suo gesto. Ha spiegato all’Agenzia Ansa …I tagli alla cultura -colpiscono duramente anche tutta l’industria discografica, che dà lavoro a migliaia di persone. I cachet dei concerti per noi cantautori ormai si sono dimezzati… Nascimbeni intende poi rilanciare al Ministero competente una proposta che lui e altri cantautori, tra i quali Roberto Vecchioni, avevano avanzato lo scorso anno: far approvare una legge che parifichi la canzone d’autore a un’opera d’arte, argomento questo quanto mai sentito dallo shwobiz italiano e non solo.
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