Il nome della band non deriva dall’organizzazione anticrimine mondiale Interpol: la loro musica e’ considerata una visione odierna della new wave in chiave post-punk, con chiare influenze da Joy Division ed anche The Cure.
Se non deriva dalla struttura anticrime, da cosa prende spunto? Da un nomignolo dato al cantante Paul Banks durante la sua adolescenza…! I loro fans si stanno dando appuntamento per Mercoledì 17 Novembre al Palasharp di Milano: lo show degli Interpol (dalla stampa definiti emblemi della nuova scena musicale di New York) sara’ ancora piu’ gustoso, ora che e’ stato pubblicato un loro nuovo disco, a ben tre anni dall’uscita dell’acclamato Our love to admire. Registrato agli Electric Lady Studios a New York, Martedì 14 settembre per la Cooperative Music ecco il nuovo lavoro con un’ispirazione orchestrale, come da mesi ci diceva il cantante Paul Banks.
Gli Interpol, emersi alla fine degli anni 90, si sono presentati al grande pubblico come gli epigoni di quella tradizione musicale britannica di marca dark-wave che vedeva in gruppi come Joy Division, Cure, ma anche nella fucina di ballate pop degli Smiths, i suoi punti di forza. La band di New York ha recentemente aggiunto due nuovi membri alla loro line up dal vivo: al basso ci sarà Dave Pajo, membro fondatore degli Slint, mentre Brandon Curtis (il frontman dei Secret Machines) suonerà le tastiere e si occuperà dei cori.
Ad aprire il loro concerto milanese sono stati chiamati i Surfer Blood, quartetto proveniente dalla Florida che sta facendo parlare molto di sé: la band presenterà dal vivo il loro album di debutto Astro Coast, una miscela di Sonic Youth, Wild Beasts e Weezer degli esordi.
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Rispondo agli Interpol con la miglior band giovane (con 3/4 album pubblicati)in circolazione, un’esperienza live che non vedo l’ora di vivere (basta che annuncino una data da queste parti…) e una bruciante ironia, carica e voglia di vivere…. ARCADE FIRE!!!! Video dal Saturday Night Live…
http://pitchfork.com/news/40703-watch-arcade-fire-on-saturday-night-live/
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spero saranno meglio che a Roma ,io comunque preferisco sempre l’album precedente oppure i NATIONAL o gli EDITORS.
Anche con gli Arcade Fire scuoto la testa ma hanno due assi nella manica: le loro prestazioni live e Neon Bible .Diciamo pure che sono due jolly molto importanti per “vincere la mano” 🙂
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