UN CAPOLAVORO DI VERO GIORNALISMO CRITICO MUSICALE

IL TUTTO BY MARINELLA VENEGONI OTR DE LA STAMPA.IT

Ci sono donne e ragazze che in vista di una serata importante continuano a rimuginare per una settimana e più: e così,  quand’è ora di uscire, si sono studiate talmente tanto i particolari, da risultare agli occhi altrui troppo prevedibili, e non più interessanti

Mi pare più o meno questo il guaio di X-Factor, arrivato all’ottava puntata ieri sera,  di cui vale finalmente la pena di parlare.

1) Non è scattato l’X-Factor fra i giudici, non c’è spontaneità di rapporti. Viva la Ventura (guarda cosa mi tocca dire), e Morgan è un sogno lontano. Troppo televisivamente perfetti, dicono le cose giuste Ruggeri&Elio. Tatangelo ormai ridotta al silenzio, Mara in evidente stato di noia. Sembra una puntata della “Cittadella” vista 40 anni dopo. Non c’è mai sorpresa, l’inatteso, il colpo d’ala fra loro. Non fanno spettacolo, complessivamente, e mica li han chiamati per giudicare.

2) Ci sono troppi casi umani e troppi giudicanti.

3) Ci son troppi wannabe Mengoni

4) Ci son troppi bellini, bellucci o casi umani.

5) Ci son troppi stacchetti insopportabili e troppi retroscena.

6) Facchinetti è troppo gnomico, il Bruno Vespa dei talent-show. Gli manca solo il plastico della villetta (per i libri a Natale, si sta portando avanti).