Dal 29 settembre al 9 ottobre Renato Zero fara’ otto concerti a Piazza di Siena (Villa Borghese, Roma) per festeggiare il suo 60° compleanno, accompagnato da ospiti speciali come Andrea Bocelli, Carla Fracci, Cecilia Gasdia e Raffaella Carrà , con inizio alle 20.30.
Sono oltre 90 mila i biglietti venduti per le otto date di SEI ZERO, un evento senza precedenti per festeggiare il 60° compleanno di RENATO ZERO nella suggestiva cornice di Piazza Di Siena (Villa Borghese) a Roma, un regalo dell’artista romano a tutti i suoi fan e non solo. Sono disponibili gli ultimissimi biglietti sul sito www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.
Dal 29 settembre Renato salirà sul palco di SEIZERO per otto concerti unici ed irripetibili: il 29 e 30 settembre, il 2 e 3 ottobre, il 5 e 6 ottobre e l’8 e 9 ottobre: ogni sera, a partire dalle ore 20.30, uno spettacolo diverso dal precedente, ogni sera una serie diversa di hit e ogni sera sul palco con lui ospiti d’eccezione, amici e colleghi, da Carla Fracci (che sarà presente nella serata di apertura con la scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Paola Iorio) ad Andrea Bocelli, da Cecilia Gasdia a Raffaella Carrà , da Vincenzo Incenzo (che lo aiuterà nella scaletta del programma) a Carlo Molfese (il direttore di scena), oltre alla dottoressa Adriana Bonifacino (che si occupa dei tumori al seno). Zero sarà accompagnato da musicisti storici come Stefano Senesi, Piero Pintucci, Phil Palmer, Luciano Ciccaglioni, Mario Vicari, Massimo Fumanti, Nicola Di Staso oltre a grandi jazzisti come Stefano Di Battista e Danilo Rea ma soprattutto dalle sue canzoni: da “Triangolo†al “Il carrozzoneâ€, da “Cercami†a “Mi vendoâ€, da “Ancora Qui†a “Il Cieloâ€, da “Amico†a “I migliori anni della nostra vita†e tante altre, forse persino “0/1023”, una delle prime canzoni (del 1973) che già parlava del “bar-code”.
Pure il maestro Ennio Morricone sarà in platea per assistere al concerto con moglie e figli anche se avrebbe voluto dirigere “Pura luce” ma non sarà tecnicamente possibile. La prima sera sarà presente la Banda della Polizia di Stato.
Tutto il mondo di Renato, per la prima volta, viene condensato nello stesso luogo (la prestigiosa Piazza Di Siena a Villa Borghese), occasione imperdibile per tutti gli “zerofolli†di rivivere a 360 gradi l’avventura musicale e artistica di Renato e festeggiare con lui il suo 60° compleanno e la sua straordinaria carriera, dagli esordi fino all’ultimo disco “Presenteâ€.
SEI ZERO è un grande teatro all’aperto per 12.000 spettatori a sera con posti a sedere, suddivisi in 6.000 di parterre e 6.000 di tribuna per tre ore di show!
SEI ZERO ospiterà anche lo ZERO VILLAGE (aperto al pubblico nei giorni dei concerti dalle ore 18,30 alle ore 20,00 e negli altri giorni dalle ore 14,30 alle ore 20,30), luogo d’incontro per tutto il pubblico e i fedelissimi “sorcini†che hanno acquistato il biglietto o la Zero card, dove sarà possibile visitare, per la prima volta, la mostra dei suoi indimenticabili ed eccentrici costumi di scena oltre a gallerie fotografiche, videoproiezioni inedite (presso il Glob Theater, Largo Aqua Felix Piazza di Siena, Villa Borghese). La Casa del Cinema inoltre regalerà l’occasione di rivedere i video dei concerti “ZerOpera†e “Cantiere Fonopoliâ€, dal film “Orfeo9†fino all’introvabile “Ciao Nìâ€, primo e unico film da protagonista di Renato (diretto da Paolo Poeti nel 1979).
Programmazione film:
29 settembre ore 15 – 19 sala Deluxe “Ciao Nì” e “ZerOpera”
30 settembre ore 10 – 14 sala Deluxe “Orfeo 9” e “Cantiere Fonopoli”
1 ottobre ore 15 – 19 sala Deluxe “Ciao Nì” e “Cantiere Fonopoli”
2 ottobre ore 15 – 19 sala Deluxe “Orfeo 9” e “ZerOpera”
3 ottobre ore 15 – 19 sala Deluxe “Ciao Nì” e “ZerOpera”
4 ottobre ore 15 – 19 sala Deluxe “Orfeo 9” e “Cantiere Fonopoli”
5 ottobre ore 15 – 19 sala Deluxe “Ciao Nì” e “Cantiere Fonopoli”
6 ottobre ore 15 – 19 sala Deluxe “Orfeo 9” e “ZerOpera”
7 ottobre ore 15 – 19 sala Kodak “Ciao Nì” e “ZerOpera”
8 ottobre ore 15 – 19 sala Kodak “Orfeo 9” e “Cantiere Fonopoli”
9 ottobre ore 15 – 19 sala Deluxe “Ciao Nì” e “Cantiere Fonopoli”
Prezzi biglietti: Poltronissima 60,00 € + d.p. – Poltrona 55,00 € + d.p. – Poltrona visione laterale 40,00 € + d.p. – Tribuna autorità 60,00 € + d.p. – Tribuna centrale dx non numerata 45,00 € + d.p. – Tribuna centrale sx non numerata 45,00 € + d.p – Tribuna laterale dx non numerata 35,00 € + d.p. – Tribuna laterale sx non numerata 35,00 € + d.p. – Diversamente abili 35,00 € + d.p.
Biglietti in vendita sul sito www.ticketone.it e nei punti abituali.
Chi acquisterà on line tramite www.ticketone.it riceverà la ZERO CARD che sarà il titolo di accesso valido per lo show. Ai titolari della ZERO CARD saranno riservati esclusivi vantaggi, sconti e convenzioni che saranno applicate direttamente dalle aziende e dai singoli esercenti commerciali che aderiranno all’iniziativa.
ORARI APERTURA ZEROVILLAGE
L’ingresso al villaggio è riservato al pubblico pagante.
Il pubblico sprovvisto di valido titolo di ingresso non potrà accedere al villaggio.
GIORNI DI SHOW
Villaggio: a partire dalle h 18.30 con chiusura alle h 20.00
Mostra: nei giorni di show, l’orario della mostra sarà dalle h 18.30 alle h 20.00.
Potrà accedere il pubblico possessore del biglietto per la giornata dello show.
Sala cinematografica: video a rotazione tutti i giorni dalle h 15.00 alle h 19.00 (chiusura alle h 19.30), eccetto il 30 settembre, quando la sala sarà aperta al pubblico dalle h 10.00 alle h 14.00
GIORNI DI OFF
Villaggio: a partire dalle h 14.30 con chiusura alle h 20.30
Mostra: sarà aperta dalle h 14.30 alle h 20.30, potranno accedere tutti coloro in possesso di un biglietto per una delle date dei concerto, già utilizzato o meno.
Sala cinematografica: aperta tutti i giorni dalle h 15.00 alle h 19.00 (chiusura h 19.30).
PER FAVORIRE LA OPERAZIONI DI PREFILTRAGGIO SI CONSIGLIA AGLI SPETTATORI DI ARRIVARE IN ANTICIPO.
SEI ZERO è prodotto e organizzato da Tattica e F&P Group, in collaborazione con il Comune di Roma e MG Produzioni. La consulenza creativa di SEI ZERO è affidata a Stefano Scozzese.
www.renatozero.com – www.fepgroup.it
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Un salto in Australia? Ne varrebbe la pena…
Iggy Pop & The Stooges, LCD Soundsystem and Primal Scream are among the acts who have been confirmed to appear at this year’s Big Day Out.
The touring festival begins in Auckland, New Zealand on January 21 2011 and finishes in Perth, Australia on February 2.
Other names who will appear on the bill include MIA, Andrew WK, The Black Keys, Crystal Castles, Grinderman, Wolfmother and Plan B.
Tickets go on sale from October 6. For more information, visit BigDayOut.com.
The dates for this year’s Big Day Out are:
Auckland Mt Smart Stadium (January 21)
Gold Coast Parklands (23)
Sydney Showground (26)
Melbourne Flemington Racecourse (30)
Adelaide Showground (February 4)
Perth Claremont Showground (6)
The line-up so far includes the following:
Iggy Pop & The Stooges
Tool
Rammstein
Deftones
M.I.A.
LCD Soundsystem
Andrew W.K.
The Deftones
The Black Keys
Die Antwoord
Grinderman
Lupe Fiasco
Wolfmother
Primal Scream
Booka Shade
Ratatat
CSS
Vitalic
The Jim Jones Revue
Plan B
The Naked And Famous
Kids Of 88
Crystal Castles
Birds of Tokyo
John Butler Trio
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David Bowie
Station to Station [Deluxe Edition]
9.5
When rock stars do too much cocaine, they tend to do ridiculous things, like drive cars into motel swimming pools, or hire hit men to snuff out their bassist, or make Be Here Now. David Bowie, on the other hand, produced Station to Station, an album he allegedly doesn’t remember making, but which, ironically, stands as his most immaculately constructed album, and the most important tactical transition in a career built upon aesthetic reinvention.
Arriving in the wake of 1975’s glam-rock-shunning, Philly-soul-fetishizing Young Americans, Station to Station offered proof that Bowie’s fascination with American funk and disco was no one-off lark. But if Young Americans often felt like a studied genre exercise, Station to Station filtered that rhythmic influence through some of Bowie’s other obsessions at the time: the austere Krautrock of Neu! and Kraftwerk, the occult, Nazism, and, yes, a whole lotta blow. And yet, for all the tales of late-night black-majick ceremonies and Hitler-salute scandals that surrounded its release, perhaps the most bizarre thing about Station to Station is that an album of such sinister orgin would turn out to be Bowie’s highest charting album ever in the U.S., peaking at No. 3.
By the mid-70s, it was customary for pop stars to sing of their disillusionment with fame (see: John Lennon/Plastic Ono Band, Neil Young’s On the Beach) but they usually did so in an insular, introspective fashion, after they had gained some distance from the storm. By contrast, Station to Station finds Bowie expressing his weariness while the party was still rages on around him; even in the midst of his “Golden Years”, he’s yearning to “run for the shadows.” In essence, the album is a cry for help from the champagne room: On the hymn-like piano-ballad “Word on a Wing”, the career chameleon decries this “age of grand illusion” (tellingly, this LP’s Thin White Duke persona would be the last character Bowie introduced), while the title track’s momentous prog-disco suite– with references to Aleister Crowley and Kabbalism– charts a course from spiritual void toward ecstatic religious reawakening. “It’s not the side effects of the cocaine,” Bowie declares as the song hits its funky, 4/4 stride, “I’m thinking that it must be love.” Rarely have delusions been rendered with such grandeur.
This repackaged 3xCD Station to Station arrives as part of an ongoing campaign of deluxe Bowie reissues, and this one’s primary selling point– a remastered version cut from the original analog tapes– should pique the interest of more than just ardent audiophiles. For all its futurist intimations, Station to Station’s most integral elements are acoustic– E Street Band member Roy Bittan’s luxuriant piano rolls, drummer Dennis Davis’ dexterous grooves, and Bowie’s sax-squawking, which meld to glorious, otherworldly effect on “TVC15”. The new master perfectly mediates between the album’s surface elegance and underlying menace.
And in lieu of any studio outtakes or rarities, we get a complete, two-disc version of Bowie’s famed March ’76 Nassau Coliseum concert, a long-time bootleg that also provided bonus-track fodder for Rykodisc’s 1991 Station to Station issue. The need for another mid-70s Bowie live album may seem minimal given the relatively recent reissues of David Live (1974) and Stage (1978), but the Nassau concert is a rousing document of the Station to Station-era line-up (with Yes keyboardist Tony Kaye subbing in for Bittan and Stacey Hayden in the place of Earl Slick) eagerly applying its slick, polyrhythmic panache to glam-rock warhorses like “Suffragette City” and “Panic in Detroit”, and compacting “Life on Mars?” and “Five Years” into Broadway-scaled medleys. In retrospect, the Nassau show represents something of a last lap around the arena for Bowie as the show-stopping, populist entertainer, before he laid his early-70s material to rest for a while and delved into the more experimental terrain of Low, “Heroes”, and Lodger. To paraphrase another enigmatic pop icon who had a conflicted relationship with stardom: first he took Long Island, then he took Berlin.
Pitchfork.com
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