John Lennon trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita a New York City, una citta’ che amava molto. Al rapporto dell’ex Beatle con New York e’ dedicato un nuovo documentario: LENNONYC realizzato dalla PBS. Si tratta di un lungometraggio di due ore a cui partecipano anche Klaus Voorman, amico e collaboratore di Lennon, David Geffen e Jack Douglas, produttore di Double Fantasy. Sebbene New York e la Dakota House abbiano un’eco sinistra, in realta’ fu proprio nell’edificio gotico che affaccia su Central Park che Lennon trascorse alcuni degli anni piu’ sereni della sua vita, soprattutto dopo la nascita del figlio Sean.
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STONES IN EXILE… il doc sul periodo a nellcote della band e’ un gioiellino, ma non sono le immagini (che in teoria sarebbero il motivo percui fare un dvd) la fare attrattiva, ma le voci di stones e entourage che permettono di fare un vero e proprio film mentale a chi si ritrova di fronte a un’oretta di fotografie e materiale di repertorio (da cocksucker blues e ladies and gentleman in particolare) ben assemblato, ma piuttosto noto. keith nei bonus mi e’ sembrato ben pasciuto e in gran forma, mick il solito paraculo, charlie forse il piu’ interessante, l’unico a essersi esiliato in francia sulle montagne e non sulla costa azzurra o a paris (jagger ovviamente)…l’incantesimo e’ su disco dal ’72, i ricordi anche se annebbiati e scomposti, imprecisi e molto personali, ne aumentano l’aurea, regalando un racconto appassionante da sempre sullo sfondo di quanto lasciava intuire su disco che trasuda rock n roll come exile on main st.
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pardon, nella fretta di scrivere non si capiva un…spero sia meglio adesso…
STONES IN EXILE… il doc sul periodo a nellcote della band e’ un gioiellino, ma non sono le immagini (che in teoria sarebbero il motivo percui fare un dvd) ad essere la principale attrattiva, quanto le voci di stones e entourage che permettono di fare un vero e proprio film mentale a chi si ritrova di fronte a un’oretta di fotografie e materiale di repertorio (da cocksucker blues e ladies and gentleman in particolare) ben assemblato, ma piuttosto noto. keith nei bonus mi e’ sembrato ben pasciuto e in gran forma, mick il solito paraculo, charlie forse il piu’ interessante, l’unico a essersi esiliato in francia sulle montagne e non sulla costa azzurra o a paris (jagger ovviamente)…l’incantesimo e’ su disco dal ‘72, i ricordi anche se annebbiati e scomposti, imprecisi e molto personali, ne aumentano l’aurea, regalando un racconto appassionante, quello sfondo di quanto lasciava intuire un disco che trasuda rock n roll come exile on main st.
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