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B16 said in Giugno 9th, 2010 at 18:10

Io invece vi racconto Thievery Corporation….

THIEVERY CORPORATION
ON TOUR (SPRING 2010) – MELKWEG, AMSTERDAM 07.06.2010

01. A WARNING DUB
02. MANDALA
03. LEBANESE BLONDE
04. SHADOWS OF OURSELVES
05. UNTIL THE MORNING
06. SOL TAPADO
07. LIBERATION FRONT
08. ORIGINALITY
09. THE NUMBERS GAME
10. ILLUMINATION
11. LA FEMME PARALLEL
12. AMERIMACKA
13. ALL THAT WE PERCEIVE
14. HARE KRISHNA
15. EXILIO
16. THE HEART’S A LONELY HUNTER
17. VAMPIRES
18. SOUND THE ALARM
19. THE REVOLUTION SOLUTION
20. ASSAULT ON BABYLON
21. WARNING SHOTS

22. (THE FORGOTTEN PEOPLE)
23. SWEET TIDES
24. THE RICHEST MAN IN BABYLON
25. EL PUEBLO UNIDO
26. COMING FROM THE TOP

27. MARCHING THE HATE MACHINES (INTO THE SUN)

Tredici anni di attivita’ per Thievery Corporation e da questa ultima versione live l’esordio Sounds from the Thievery Hi-Fi pubblicato nel 1997 non potrebbe essere piu’ lontano: profetica in questo senso la scelta di utilizzare A Warning Dub come intro per lo show con il palco ancora in attesa della band. Dalle avventure seguenti e in modo distinto a partire da The Richest Man in Babylon (2002) la forma dei pezzi del collettivo capitanato da Rob Garza e Eric Hilton ha assunto una connotazione differente, con un sound piu’ ‘suonato’ e meno giocato sui campionamenti, colmo di influenze e riferimenti etnici oltre che di ospiti di assoluto rilievo (David Byrne, i Flaming Lips, Perry Farrell, Femi Kuti solo per citarne alcuni).
La riproposizione dal vivo e’ caratterizzata essenzialmente per questi motivi da un rutilante e continuo avvicendarsi al microfono di otto voci (quattro femminili e quattro maschili) sorrette da una band di sei elementi (percussioni, batteria, chitarra e sitar, basso, sax, tromba) a cui si aggiungono Eric e Rob a tastiere e programmazione al computer. Sedici in tutto: piu’ che una band, una famiglia. I Thievery Corporation rimescolano le carte on stage sostituendo non solo – come logico aspettarsi – le guest star piu’ conosciute, ma anche scambiando interpretazioni maschili e femminili, creando un effetto straniante rispetto alle registrazioni in studio, ma riuscendo in questo modo a rendere ancor piu’ protagonista il proprio impianto ritmico. Le cadenze dub e reggae che segnano lo show, esaltate dall’ottimo contrappunto dei fiati, sono il vero marchio di fabbrica della band, non importa se a scuoterle sia un indiavolato sitar (Mandala, The Forgotten People) o crescendo hip hop senza respiro (The Numbers Game, Vampires, Assault on Babylon, Coming from the top e in particolare Warning Shots, forse la migliore traccia dello show, vibrante ed energica).
Mentre le voci femminili cullano e ammaliano il pubblico arrivando ad annullarsi nei battiti elettronici di Garza e Hilton (splendono in particolare l’attesa Lebanese Blonde, Shadows of ourselves, Until the morning e La Femme Parallel), sono gli interpreti maschili a destare la maggiore emozioni, da The Heart’s Lonely Hunter, Amerimacka (apprezzatissima) e The Revolution Solution sino al tripudio di The Richest Man in Babylon.
Il concerto decolla definitivamente nella sua seconda parte, quando anche la rilevanza politica e sociale del messaggio di Thievery Corporation prende consistenza accendendo la platea (Vampires e le sue domande all’IMF, El Pueblo Unido concluso da un finale ‘da corteo’, Exilio, Sound the Alarm, Warning Shots) .
Dopo circa di due ore e mezza di show l’atmosfera e’ ormai divenuta quella di una festa e Coming from the top ne e’ l’ideale conclusione con il palco invaso dal pubblico per uno sfrenato ballo collettivo che unisce l’intera band al suo audience.
Gran finale con Marching the Hate Machines (Into the Sun): Eric Hilton e Rob Garza – alla chitarra per tutti gli encore – sono gli ultimi ad uscire, sommersi dagli applausi dopo ventisette tracce e una esibizione live inappuntabile.

VIDEO

Lebanese Blonde
http://www.youtube.com/watch?v=ul3RxyJadzg

The Numbers Game
http://www.youtube.com/watch?v=yQgBgj34z6c

Amerimacka
http://www.youtube.com/watch?v=7mMxYRkRCNA

All that we perceive
http://www.youtube.com/watch?v=4mhqRNuw57M

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indysky said in Giugno 10th, 2010 at 00:50

Il ragazzo che ha cantato Back in Black non era un amico comasco della band, ma Nic Cester cantante dei Jet!! (l’ EX fidanzata di Matt è di como)

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buzzandmusic said in Giugno 10th, 2010 at 10:13

GRAZIE PER IL VOSTRO PREZIOSO APPORTO B16 AND MR INDYSKY,IL NOSTRO ERA UN ARTICOLO RIPORTATO DA ROCKOL E SCRITTO DA CHI AL CONCERTO CI E’ STATO ,NOI DEL ROCK CAFFE’ NON C’ERAVAMO,ERAVAMO PERO’ A BOLOGNA,QUINDI L’ERRORE E’ DA IMPUTARE AL SITO DEL DR ZANETTI E NON A NOI!!!!!NOI SIAMO MOLTO MA MOLTO ATTENTI,SI FIDI AND STAY TUNED.ALLA PROSSIMA E ROCK ON

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