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The Church
Paese d’origine Australia
Genere Rock
Post-punk
Alternative rock
Periodo di attività 1980 – in attivitÃ
Album pubblicati 29
Studio 22
Raccolte 7
Sito ufficiale thechurchband.com
« Sono il miglior compositore al mondo. »
(Steve Kilbey)
« 2 milioni di album venduti, 5000 concerti, 4 batteristi, 8 esaurimenti nervosi, 1 incidente aereo, 2 incidenti stradali, 5 chitarre rubate, 10 figlie in totale, 19.065 corde per chitarra spezzate, 8765 contrattempi, 12987 litigate, 7 overdosi e mezzo, 13 manager, 52 etichette discografiche e 2256 momenti di magia creativa. The Church… 25 anni d’Inferno!! L’avreste mai creduto?? »
(Dal loro sito web per celebrare i 25 anni di carriera del gruppo)
I The Church sono fra i principali esponenti del rock psichedelico degli anni ottanta. La formazione è nata a Sydney, in Australia nel 1978.
Nel 1981 esce, per il mercato australiano, il loro primo album intitolato Of Skins and Heart, che a breve distanza viene pubblicato anche in Europa con il titolo di The Church.
La band propone un neo-rock psichedelico che, sull’onda di analoghe neonate formazioni come R.E.M., Rain Parade, Green on Red, Dream Syndicate, Game Theory, The Triffids, Three O’Clock, Plimsouls, Hoodoo Gurus, The Long Ryders, si stava affermando nello scenario rock di quegli anni.
Il sound dei Church, tuttavia, si contraddistingue per le forti tonalità visionarie che, coi successivi album The Blurred Crusade (del 1982), Seance (del 1983) e Remote Luxury (del 1984), trovano la loro piena espressione.
Ma è con Heyday (del 1985) e Starfish (del 1988), che Steve Kilbey, Marty Willson-Piper, Peter Koppes e Richard Ploog sfiorano il successo mondiale, grazie a un rock che si fa più sostenuto e corposo e strizza l’occhio anche a sonorità più radiofoniche. Il singolo Under The Milky Way con le sue atmosfere agrodolci e arpeggi di chitarra che richiamano atmosfere irreali, rimane il loro brano più conosciuto, grazie anche ad un clip promozionale in assidua rotazione sulle televisioni musicali più note di quel periodo.
Dal 1990 in poi dei Church si perdono un po’ le tracce, scompaiono dall’occhio attento della stampa, che, forse un po’ immeritatamente, li ignora, senza considerare che da allora fino ad oggi la band ha continuato a produrre dischi di buona fattura, restando molto coerente nello stile e nello spirito.
Il sound dei Church negli anni 90 si è sviluppato a trecentosessanta gradi, pur mantenendo una coerenza stilistica di base. Si è accentuato l’uso dell’elettronica che in dischi come Priest=Aura e Sometime Anywhere ha trovato la sua massima espressione. Sono invece arrivati ad una buona mediazione tra il loro sound degli anni ottanta e la sperimentazione dei novanta nei lavori prodotti dopo il 2000: After Everything Now This, Forget Yourself e Uninvited, Like the Clouds, i tre dischi forse più completi e maturi che la band australiana abbia mai prodotto.
Discografia
1981 – Of Skins and Heart/The Church
1982 – The Blurred Crusade
1983 – Seance
1984 – Remote Luxury
1985 – Heyday
1988 – Starfish
1990 – Gold Afternoon Fix
1992 – Priest=Aura
1994 – Sometime Anywhere
1996 – Magician Among the Spirits
1998 – Hologram of Baal
1999 – A Box of Birds
2001 – After Everything Now This
2002 – Parallel Universe
2003 – Forget Yourself
2004 – Beside Yourself (solo Australia)
2004 – Jammed (solo Australia)
2005 – El Momento Descuidado
2005 – Back With Two Beasts (solo Australia)
2006 – Uninvited, Like the Clouds
2007 – El Momento Siguiente
2009 – Untitled #23
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