Mi sembra strano, anche a causa dell’andamento del mercato discografico e comunque della musica in generale ,che qualcuno ha ancora il coraggio di chiamare il “cartello” dei dieci network  ….le radio.
Questi dieci network hanno monopolizzato in modo pessimo il mercato dell’etere in Italia prediligendo tutto cio’ dal quale si poteva lucrare e trascurando la musica Arte!
Non solo :sono stati  la principale concausa della chiusura di radio storiche che trasmettevano musica  di qualita’ con conduttori del mestiere e non scemotti dalla lingua facile  e il gossip prima di tutto,ma con poco costrutto….
Ora ecco questa Ansa di ieri…..speriamo si riesca a voltare pagina,loro ricattano? Bene che ricattino anche case discografiche ed ascoltatori.
(ANSA) – MILANO, 24 MAG – ‘Le radio sembrano aver perso il senno: o rinunciamo ai diritti o non trasmetteranno i nuovi brani’. E’ l’accusa dei discografici.Il presidente di Emi, Marco Alboni, come i suoi colleghi, non esita a definire un ‘ricatto’ quello di 10 network nazionali che, non intendendo rinnovare il contratto per i diritti fonografici alle condizioni chieste da Scf (consorzio che rappresenta 300 realta’ del settore), ora boicottano le ultime novita’, chiedendo a chi detiene i diritti di rinunciarvi.
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Io saranno almeno dieci anni che non ascolto queste radio di cH, per me se chiudono per sempre non cambia nulla. Mi chiedo solo come sia possibile che ci siano decine di milioni di idioti che le ascoltano.
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ti quoto al mille per mille Aloisio,poi dai adesso c’e’ anche lo streming,basta sentire buzz radio:-)
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