LCD SOUNDSYSTEM LIVE IN PARADISO – AMSTERDAM 04.05.2010
01. US V THEM
02. DRUNK GIRLS
03. GET INNOCUOUS!
04. YR. CITY’S A SUCKER
05. POW POW
06. DAFT PUNK IS PLAYING AT MY HOUSE
07. ALL MY FRIENDS
08. I CAN CHANGE
09. TRIBULATIONS
10. MOVEMENT
11. YEAH
12. SOMEONE GREAT
13. LOSING MY EDGE
14. NEW YORK I LOVE YOU BUT YOU’RE BRINGING ME DOWN
Alle otto e trenta, orario previsto per l’inizio del concerto, la sala grande del Paradiso e’ gia’ affollatissima, ma sul palco imperversano ancora gli Yacht con un opening act sovraeccitato, ma poco coinvolgente sino alla sua conclusione con una Psychic City che incontra finalmente i favori del pubblico (It’s boring/You can live anywhere you want in precedenza aveva provato a smuovere l’audience senza troppo effetti, risultando al piu’ un divertimento per la band).
Mezz’ora dopo basteranno un paio di minuti di Us v them per sortire ben altro effetto… al primo inciso, via le luci e solo una mirrorball a illuminare il Paradiso: pubblico in trance mentre gli LCD Soundsystem nella nuova formazione portata a sette elementi iniziano a dettare il loro ritmo.
Get Innocuous! con dei bassi travolgenti e le voci di Murphy e Nancy Whang a incrociarsi diviene esaltante nel crescendo finale e mostra completamente le qualita’ di un gruppo in grado di oscillare tra generi e citazioni in un amalgama unico, sfavillante nella versione dal vivo.
E se Yr.City’s a sucker sottolinea l’imprescindibilita’ delle origini del collettivo di Murphy, brani come la divertita e violenta Drunk Girls o soprattutto Pow Pow (guidata da distorsioni incontenibili) non fanno altro che evidenziare l’ispirata evoluzione della band reduce dalle registrazioni del nuovo album This is happening.
L’ultima traccia in attesa di pubblicazione eseguita e’ una I can change pop e carezzevole, ideale nella setlist per riprendere fiato tra gli esplosivi fuochi d’artificio dello show. Un concerto di LCD Soundsystem vive soprattutto della reazione del pubblico, del movimento tellurico e incontrollabile che la band riesce ad imporre al proprio audience: cosi’ Daft Punk is playing at my house (graffiante e con un Murphy rabbioso al microfono) e All my friends (con il suo crescendo continuo e la chiusura a liberare i cori dei presenti) cambiano letteralmente l’atmosfera della performance deviandola verso quella di un festa scatenata sospesa tra dance e rock/punk attitude.
Eccitazione serpeggiante e incontrovertibile poi per il terzetto di brani che chiude la prima parte dello show: Tribulations cancella con i primi due riff di chitarra la calma apparente riportata da I can change facendo saltare tutto il Paradiso. Movement si spinge ancora piu’ in la’ infiammando le prime file che si lasciano andare sulle bordate noise del pezzo ad un pogo istintivo. Infine la deriva techno di Yeah, attesissima e tirata all’inverosimile, lascia spazio solo ad un susseguirsi di boati ed ovazioni, con tutti i presenti ormai abbandonati al ballo. James Murphy si diletta con un tamburello, capace di risaltare anche nell’incrocio di due o tre tra batterie e percussioni: l’impianto ritmico della band e’ granitico, la voce del suo leader capace d’infiammare, tra toni bassi e improvvisi urletti isterici. Spesso al microfono lateralmente o deambulando senza troppa convinzione per il palco attraverso una selva di strumenti Murphy sa essere umile e carismatico, lasciando tutta la sua ironica arroganza in liriche recitate come un mantra brano dopo brano.
Nancy Whang e’ la prima a riconquistare il palco per gli Encore, avanzando su tacchi stratosferici: sara’ lei a dar l’attacco a Someone Great dove proprio il suono profondo e spiritato delle sue tastiere sara’ l’indimenticabile tocco in piu’ nella versione live di una delle tracce portanti di Sound of Silver.
La confessione di Losing my edge, tra sproloqui, ricordi e autocelebrazione regala gli ultimi assalti noise dello show, battiti elettronici che si fronteggiano ad ogni ‘I was there’ proclamato da Murphy prima del trascinante ‘You don’t know what you really want’ finale: il primo singolo di LCD Soundsystem ha una carica infinita, oggi ancor piu’ di quando fu pubblicato nel 2002, riesce a fondere l’energia di un intero live act in un vero e proprio di manifesto per la band.
Chiusura per voce e pianoforte sulle note di New York I love you but you’re bringing me down, lenta e pronta e excursus chitarristici, ancora una volta con Nancy sugli scudi, dopo che James gia’ aveva salutato tutti andandosene saltellando sulla coda strumentale del pezzo. Gli applausi non smettono quando gli LCD Soundsystem abbandonano il palco dopo una performance torrida, dura, da fuoriclasse, con tutti gli accenti possibili al posto giusto in un gioco di riferimenti che diventa rilettura e divertimento, pura liberazione sulla pista da ballo.
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8 users responded in this post
thanks b16…….have you got a picture?
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just a video, dalla primissima fila…
http://www.youtube.com/watch?v=9oqJHQu9sVc
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et voila’,merci b16,sei un mito!
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grazie a te buzz…sempre puntualissssssimo! …e del video dei black keys in the swimmingpool che ne dici…
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b16….tu mi invoglieresti anche a vedere madonna…ma credo che non lo farai…:)))…
AUGH
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no la sora ciccone no…ma lcd ti sarebbe piaciuto! a me personalmente – e si e’ capito – tantissimo..
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…ma il video di us v them non vi scuote?
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tutto mi scuote,sono cosi scosso che non ci capisco piu’ nulla…..non ci sto piu’ dietro………..
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