Emotion & Commotion
Jeff Beck
Voto: 3 STELLE (per Buzz 4)
Casa discografica: Atco
Anno: 2010
Dal dizionario 24.000 dischi
Jeff Beck
Ho imparato con gli anni a non sovrapporre i miei desideri a quelli di chi fa musica, a giudicare un artista per quello che propone e non per quanto io vorrei da lui, o per gli echi del passato. Ho imparato ma ci vogliono applicazione, disciplina, e con Jeff Beck è sempre una fatica. Il più grande chitarrista della storia rock (oh sì, leggete le mie labbra) ci ha sedotto in gioventù con meravigliosi ricami di rock blues e poi da grande, da vecchio, ci ha abbandonato per avventure nel mondo della fusion e del pop fuori schema. Lui si diverte, noi un po’ meno, e questa volta occorre sfoderare un atteggiamento proprio zen.
Emotion And Commotion è una raccolta di brani lirici (in tutti i sensi) e graffiate di hard rock in cui El Becko si rifugia spesso e volentieri tra le braccia di una grande orchestra e chiede aiuto a belle voci femminili. Dopo una vita da uomo solo al comando, con tutti i riflettori puntati sulla sua chitarra, Jeff si è convinto a cambiare atteggiamento e oggi si sente parte di una squadra, tassello di un più grande mosaico. Così solo di rado leva le briglie alla sua rock beast (Hammerhead!) e violentemente accentra l’attenzione, preferendo giocare di fino, accompagnare, limitarsi, sostenuto dall’ampio respiro degli archi e, in cinque brani, dalle voci di Joss Stone, di Imelda May e della cantante lirica Olivia Safe.
Il repertorio è sorprendente e discutibile, a cominciare dall’attacco di Corpus Christi Carol di Benjamin Britten (Beck si è innamorato di Jeff Buckley e ha voluto riprendere anche Lilac Wine). Il maestro suona con nitida precisione e angelico feel ma viaggia per tracciati prevedibili (I Put A Spell On You) o proprio inadatti (una Over The Rainbow da vecchiaia a Las Vegas); e alla fine gloriosamente affonda nel lago di Massaciuccoli con Puccini e l’aria di Nessun Dorma, lasciandoci a bocca aperta con i fastidi di cui sopra.
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