Nota da sempre per le sue scelte musicali eclettiche, Angélique Kidjo presenta un nuovo album che rispetta in pieno le attese ed anzi aggiunge alla fusione di generi anche una serie di collaborazioni tesa a demolire ancor di più le barriere fra stile e stile.
La cantante nativa del Benin continua nella sua opera di fusioni nel segno della world music, il nuovo disco intitolato Õÿö rappresenta un vero crogiolo nel quale si mescolano l’antica passione per la regina Miriam Makeba, i ritmi statunitensi della Motown e pietre miliari del jazz: il tutto alla luce della ricerca di radici comuni, naturalmente africane.
Il singolo in diffusione al momento è Move on up, storico successo di Curtis Mayfield riletto in chiave tribale ma strizzando l’occhio a sonorità più attuali grazie alle collaborazioni eccellenti di Bono Vox e John Legend.
La canzone si slega nettamente dalle atmosfere metropolitane e notturne del soul di Mayfield per sposare una luminosità tutta nuova (anzi, primordiale) fatta di cori tribali e tambureggiare frenetico.
La tracklist di Õÿö offre anche riletture di Aretha Franklin, Otis Redding, James Brown e addirittura la riproposizione in francese di un capolavoro come Petite fleur di Sidney Bechet, artista leggendario fatto conoscere alla Kidjo dal padre che in questo modo la cantante intende commemorare.
Angélique Kidjo riesce con questo disco ad unire non solo mondi lontani, ma anche suoni adatti ad orecchie diverse: vale la pena di immergersi nella sua musica, senza paura di rallentare ogni tanto né di lasciarsi andare a ritmi ossessivi.
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