STEVIE WONDER, 5 LUGLIO ARENA DI VERONA

Una notte in Arena con Stevie Wonder. La star della black music americana sarà in concerto, nell’unica data italiana del tour europeo, la sera del 5 luglio all’Arena di Verona.
Dopo un “corteggiamento” durato mesi da parte dei promoter italiani e dopo un’infinita serie di proposte e controproposte, è arrivata da Los Angeles la conferma: Stevie passerà anche dall’Italia per un solo show, con tutta la sua band.
Lo spettacolo all’Arena – già location nei prossimi mesi delle date uniche di altre voci soul come Alicia Keys (2 maggio) e Rod Stewart (21 giugno) – è parte della serie di concerti in Europa che Wonder ha programmato per quest’estate. La voce di Innervisions e delle Songs in the Key of Life sarà tra le teste di serie del festival inglese di Glastonbury, dal 23 al 27 giugno, a fianco di Muse, U2, Vampire Weekend, Massive Attack e Lady GaGa. Poi salirà sul palco dell’Hard Rock Calling 2010, la rassegna in programma dal 25 al 27 giugno a Londra, con Pearl Jam, Paul McCartney e Ben Harper. Stevie la sera del 26 giugno festeggerà poi il suo compleanno (in ritardo: i 60 anni li compirà infatti il 13 maggio…) sul palco allestito all’interno dell’Hyde Park. La sua esibizione coronerà un’intera giornata di musica con la divetta pop-soul inglese Corinne Bailey Rae, la band dei Jamiroquai e il giovane cantautore James Morrison.
D’altra parte, la capitale inglese è il posto dove Wonder ha tenuto più concerti in tutta la sua carriera (ben 8) e nella speciale classifica delle città dove si è esibito di più viene prima di Atlantic City e Washington (6) e Los Angeles (5). L’ultimo suo spettacolo è stato lo scorso 25 febbraio al Kennedy Center for the Performing Arts, nella capitale degli Stati Uniti. La data all’Arena di Verona chiuderà il tour nel Vecchio Continente; poi Stevie volerà in Canada per l’Ottawa Bluesfest 2010 che lo vedrà esibirsi con Norah Jones e Keith Urban.
La difficoltà nel proporre dal vivo un artista della caratura di Wonder sta non solo nel (giustamente) elevato cachet che richiede ma anche nel tipo di pubblico che richiama e nel particolare contesto che richiede. Stiamo parlando della più grande star della musica afroamericana, ispiratore di Michael Jackson e Prince, tra i primi artisti black a realizzare un vero “crossover” tra bianchi e neri; colui che Barak Obama considera il suo «eroe musicale, in grado di comporre di fila, uno dietro l’altro, dischi brillanti come Music of My Mind, Talking Book, Fulfillingness’ First Finale, Innervisions e Songs in the Key of Life».
Quando, nel 2008, la “bibbia” dell’industria discografica Billboard ha deciso di calcolare chi erano gli artisti di maggior successo di sempre nella storia dell’intrattenimento, Wonder è finito al 5° posto nella classifica globale e al 3° in quella dei solisti, dopo Elton John ed Elvis Presley.
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