GENERE: indie-pop, shoegaze.
PROTAGONISTI: Jace Lasek (voce e chitarra), Olga Goreas (voce e basso), Kevin Laing (tastiere), Richard White (chitarra).
SEGNI PARTICOLARI: terzo album per la band di Montreal capitanata dalla coppia Lasek – Goreas. Registrato in due fasi, in parte perché lo studio di proprietà di Jace e Olga era sempre occupato da altri gruppi, in parte perché hanno dovuto lavorare per la colonna sonora del nuovo film di Mark Ruffalo ‘Simpathy For Delicious’. Per la registrazione è stata usata una vecchia consolle Neve, utilizzata in precedenza anche dai Led Zeppelin per parte del loro album ‘Physical Graffiti’ (1975).
INGREDIENTI: a parte le due introduzioni a ‘Like The Ocean, Like The Innocent’ e ‘Land Of Living Skies’, lunghe poco più di un minuto, le altre tracce durano dai quattro agli oltre sette minuti. ‘…Are The Roaring Night’ è composto da melodie pop care ai Beach Boys con la voce di Lasek, spesso in falsetto, che ricorda Brian Wilson, mentre quella della moglie Olga è capace di fare sognare chi ascolta. I due si alternano nei vari pezzi, ma quando le parti vocali di entrambi collidono il risultato è gradevole e ben riuscito. Il suono delle chitarre è pulito e potente, mentre nei brani dove prevalgono le armonie è il piano a fare da sottofondo.
DENSITÀ DI QUALITÀ: l’apertura dell’album è affidata a ‘Like The Ocean, Like The Innocent Pt.1: The Ocean’, poco più che una veloce composizione di suoni distorti con il synth, posta esclusivamente ad introdurre la sua naturale continuazione, l’epica e lunghissima, oltre i sette minuti, ‘…Pt. 2: The Innocent’. Questa si riallaccia naturalmente al pezzo precedente per poi offrire la voce nasale di Lasek accompagnata dal piano e cambiare nuovamente con l’entrata di esplosive chitarre, un ritornello catchy e le parti vocali che vedono impegnati sia Jace che Olga, capaci di amalgamarsi perfettamente, trasformandola in una pop-song. Lo stesso accade anche nella dolce e melodiosa ‘Chicago Train’: dopo una partenza dreamy, soft e particolare, con piano, violino e flauto, nella seconda parte del brano l’introduzione delle chitarre e delle percussioni le fanno prendere una direzione decisamente più rock. Il primo singolo estratto da ‘…Are The Roaring Night’, la splendida e sognante ‘Albatross’ è un pezzo shoegaze con la bellissima voce della Goreas in grande evidenza e ricorda tantissimo i loro connazionali Metric. Un altro brano, così come l’iniziale ‘Like The Ocean, Like The Innocent’, è diviso in due parti: ‘Land Of Living Skies’ comprende la brevissima ‘Pt. 1: The Land’, che è solamente un fastidioso insieme di rumori e la malinconica ‘Pt.2: The Living Skies’ che, dopo un tranquillo inizio con un gradevole piano e la sola voce di Olga, vede ancora l’entrata delle chitarre e di Jace. L’unico pezzo con un ritmo rock deciso è, invece, ‘And This Is What We Call Progress’: batteria incessante, riff di chitarra e di basso sono gli ingredienti che lo compongono. ‘The Lonely Moan’ è un finale estremamente piacevole: un attraente e misterioso brano dream-pop che vede l’uso di synth, organo e arpa al suo interno. I Besnard Lakes sono maturati ulteriormente rispetto al precedente album ‘…Are The Dark Horse’, le loro voci potenti e la forza delle loro ambiziose e affascinanti canzoni ne sono una dimostrazione evidente.
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signùr! Ce l’ho nella casella di gennaio, mo’ li hanno scoperti Assante e Indie Rock, bravi!
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boh quando non lo so
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alien e’ in anticipo di anni, adesso sta ascoltando i nuovi usciti del 2012….
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tutto ok b16? ricevuto todo? Fatto tutto?
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ora aspetto che qualcuno si svegli e scriva qualcosa sul duo femminile The Pack A.D.
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SONO DEVASTANTI,SE SONO COSI’ ANCHE IN CAMERA DA LETTO SI SALVI CHI PUO’ 🙂
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