Suzanne Vega aggiunge il suo nome alla lunga lista di artisti “d.i.y.â€, che in questi anni di crisi e di trasformazione del mercato musicale decidono di fare tutto da sé. Lasciata libera dalla EMI dopo la pubblicazione di “Beauty & crime†(2007) , ha deciso di finanziarsi da sola i nuovi progetti discografici a partire da “Love songsâ€, una raccolta di canzoni d’amore in nuova veste acustica disponibile su iTunes e sul suo sito Web in occasione di San Valentino. “Avevo notato che diverse artiste, da Carly Simon a Dar Williams, stavano registrando versioni acustiche delle loro canzoni con l’obiettivo di possederne i master. Non hai la proprietà delle registrazioni originali, ma almeno possiedi qualcosaâ€, ha spiegato al New Yorker la cinquantenne cantautrice, che nell’ultimo hanno ha registrato ex novo una settantina dei suoi brani: quelli non inclusi in “Love songs†verranno pubblicati successivamente in altri album a tema. L’intenzione, spiega l’artista newyorkese (ma di origini californiane), è di rientrare in contatto con i fan e di raccogliere tramite il sito i lori indirizzi e-mail, “cosicché quando vorrò pubblicare un album di materiale inedito saprò chi è il mio pubblicoâ€. “Sono tornata al punto di partenzaâ€, ha raccontato la Vega al giornalista John Seabrook a un tavolo del Cornelia Street Cafè, il locale del Greenwich Village che l’aveva vista muovere i primi passi sulla scena musicale newyorkese. “Segno nomi sul taccuino, mi costruisco delle mailing list. Mi sono assunta un rischio, ma è un sollievo non dover più trattare con le case discografiche e le loro sindromi da deficit di attenzione.
rockol
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