La passione di Jamie Cullum è da sempre quella di mescolare jazz e pop in tutte le varianti possibili, ascoltando la sua musica si può quasi immaginarlo ora concentrato, ora divertito nel legare passaggi ed elementi diversi. L’estrazione è jazzistica, non dimentichiamo che il ragazzo vanta il record di dischi venduti nella storia del jazz britannico: certo è che se continua a spostarsi verso il pop rafforzerà enormemente il primato, a meno che qualcuno non gli levi l’etichetta di nicchia e lo trasferisca sullo stesso campo degli artisti da classifica.
Il nuovo disco s’intitola The Pursuit ed è una buona cartina di tornasole del percorso del minutissimo pianista/cantante: si va da una rilettura di Cole Porter ad una di Rihanna, brani alla Bublé e addirittura una chiusura ai limiti della techno. Diverse tracce portano la firma dei Cullum bros (altre volte il fratello Ben aveva prestato la sua opera), il lavoro di registrazione si è svolto in parte a Londra ed in parte a Los Angeles sotto lo sguardo attento dell’esperto produttore canadese Greg Wells. Il singolo d’apertura è I’m all over it, brano allegro e carico che mostra una volta di più quanto Jamie Cullum sia incline agli elementi leggeri: ci sono cori, controtempi e scelte stilistiche tese alla ricerca dell’orecchiabilità , pur senza rinunciare all’accenno di qualche improvvisazione pianistica. Tutto considerato, l’album è una buona prova per un jazzista innamorato sinceramente del pop, al di là delle barriere di genere. |
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