Jonas Brothers, casti e seri
Tgcom incontra la band del momento
Kevin (22 anni), Joe (20) e Nick (17) sono tre fratelli noti come Jonas Brothers. Hanno venduto 9 milioni di dischi in due anni. Il 27 novembre ripubblicano “Lines, Vines and Trying Times”. Hanno tenuto in Italia tre concerti di successo. Sono vergini e portano l’anello al dito che lo dimostra, ma Kevin presto sposerà la sua Danielle. Poco inclini al sorriso e alla battuta. Ecco cosa ha raccontato a Tgcom il trio che fa impazzire le ragazzine…
Piccola storia veloce sulla genesi dei Jonas Brothers. All’attivo quattro album di inediti, subito inclini al mondo dello spettacolo. Il padre Kevin senior (ex pastore evangelico) si occupa dei suoi ragazzini come manager. Inizio difficile e vengono ‘mollati’ dalla Sony. Poi il contratto con la Universal e i Jonas giungono sotto l’ala protettrice della grande famiglia Disney (vi dicono niente “Hannah Montana” e di conseguenza “Miley Cyrus”?).
Dunque immagine pulita, carini, devoti alla religione e soprattutto casti. Essì perché in tempi di libertinaggio sessuale e dichiarazioni bisex (Katy Perry e Lady GaGa sono ben lontani dal mondo Jonas Brothers), i tre fratellini si propongono come i ragazzi acqua e sapone della porta accanto.
Già consapevoli – nonostante la tenera età – di quello che comporta dare la propria vita in pasto allo showbusiness e agli affari Kevin, Joe e Nick in soli quattro giorni dal 3 al 6 novembre hanno: lasciato i bagagli in un albergo in centro a Milano, incontrato qualche giornalista, tenuto un concerto al Mediolanum Forum, il giorno seguente a Pesaro, poi il 5 novembre un volo a Berlino per presenziare agli MTV Europe Music Awards 2009, ritorno a Milano, colazione veloce e incontro con altri giornalisti, prove per il concerto a Torino la sera stessa. E il viaggio continua.
La domanda sorge spontanea: si divertiranno di tanto in tanto questi tre ragazzi così giovani? Durante il nostro incontro – i fratelli sono alquanto bassi di statura specialmente il belloccio Joe – gli chiediamo chi secondo loro è la cantante più sexy del momento. Nessun accenno di sorriso rispondono all’unisono: “Beh non sapremmo sinceramente, non ne abbiamo idea”. Abbozzo un aiuto e suggerisco Beyoncé la trionfatrice della manifestazione di Mtv, cui hanno fatto parte appena la sera prima, nonché ispiratrice della gag di Joe del video “Single Ladies”. La risposta: “Ah, si certo lei, sì potrebbe essere…”.
Non ci scoraggiamo. Ripartiamo all’attacco con Joe – che ci sembra all’apparenza più incline al sorriso – raccontandogli (cose che già conosce) che molti Blog italiani e stranieri si esprimono dando giudizi non lusinghieri sulla loro musica ma c’è chi ama il loro look. E poi c’è anche chi è ossessivamente attento alle sue parti basse, analizzando ogni foto in cui si esibisce o quando indossa i pantaloni attillati. Sguardo fisso, un “What?” (“Che cosa?”) iniziale e riponde: “E’ il prezzo dell’essere famosi, so che ne parlano, ma non ci faccio caso”. A questo punto desistiamo e dopo i saluti di rito c’è la ferma convinzione che un po’ di sana autoironia non ha mai ucciso nessuno.
TG COM
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Bicchierata in testa a Morrissey
Brutta serata sia per Morrissey sia per i suoi fan di Liverpool: alla Echo Arena della città dei Beatles ieri sera il Mozzer ha gettato la spugna poco dopo l’inizio. Il cantante aveva cominciato con “This charming man” del suo ex gruppo, gli Smiths, e stava procendendo con “Black cloud” quando è stato centrato alla testa da un oggetto. Non è chiaro se si sia trattato di un grosso bicchiere di plastica con coperchio, di quelli che in Gran Bretagna si usano specialmente per il tè take-away, o di una bottiglia. Il cantante, dopo essere stato raggiunto dal drink volante, ha detto “goodbye” e ha abbandonato il palco. Il pubblico ha cantato “Morrissey, Morrissey!” per farlo tornare, ma dopo un quarto d’ora un membro del suo entourage ha annunciato che il vocalist era stato colpito da una bottiglia e lo show non sarebbe continuato. La folla, circa 8000 spettatori, ha ovviamente reagito con numerosi “boo”. I biglietti saranno rimborsati.
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Morrissey, il più grande poeta dell’ultimo secolo
Altre alle bicchierate, Morissey riceve anche riconoscimenti.
Morrissey is ‘best musical poet’
Morrissey has been compared with luminaries such as Beckett and Larkin
A Scottish academic has written a book arguing that singer Morrissey is the greatest lyricist in the history of British popular music.
Dr Gavin Hopps has compared the Manchester performer to literary luminaries such as Samuel Beckett, Philip Larkin and Oscar Wilde.
The St Andrews University lecturer is an expert in British Romanticism.
The launch of Dr Hopps’ book, “Morrissey: The Pageant of His Bleeding Heart”, will take place in Manchester.
The event will be held on Saturday at Blackwell’s University bookshop in the city’s Oxford Road.
Heaven Knows I’m Miserable Now -I was happy in the haze of a drunken hour, but heaven knows I’m miserable now. I was looking for a job, and then I found a job and heaven knows I’m miserable now
This Charming Man -I would go out tonight, but I haven’t got a stitch to wear, this man said: “It’s gruesome, that someone so handsome should care”
Some Girls are Bigger than others – From the ice-age to the dole-age, there is but one concern, I have just discovered – some girls are bigger than others
Dr Hopps believes Morrissey’s work is comparable not only to great writers but also to comedy greats such as Frankie Howerd and George Formby.
The book explores all the major subjects in the singer’s writing – such as love, melancholy, monstrosity and alienation.
Dr Hopps, who is one of the founding trustees of the Scottish Byron Society, is the author of a number of papers on poetry and pop music.
Morrissey, whose full name is Steven Patrick Morrissey, was born in Manchester in 1959.
He began his musical career in the 1970s. But it was not until the early 1980s, when he met guitarist Johnny Marr that things really took off.
Marr and Morrissey created The Smiths along with Mike Joyce and Andy Rourke.
By the late 1980s The Smiths broke up and Morrissey embarked on a solo career, producing his first album, Viva Hate.
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forse deve fare un giretto a Lourdes caro Aloisio,o rimettere in piedi gli Smiths:-)
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