E questa ,perdonatemi, ma e’ grande musica.
Roma, 26 ott. – (Adnkronos) – Per presentare il suo nuovo album ”Songs and stories”, George Benson si esibira’ nei teatri italiani con quattro concerti-evento che si svolgeranno nella settimana dal 23 al 27 novembre e che proporranno il meglio del suo repertorio classico. Un’occasione per il pubblico di ascoltare per la prima volta dal vivo il nuovo disco dell’artista, uscito alla fine di agosto per la Concord/Universal, e gia’ ai vertici delle classifiche internazionali. Era da 15 anni (esattamente dal 1994) che George non veniva a suonare nei teatri europei (negli ultimi quindici anni, in Italia e in Europa, si e’ sempre esibito in spazi all’aperto in occasione delle piu’ importanti rassegne/festival estivi).
Si partira’ da Napoli lunedi’ 23 novembre, Teatro Augusteo; poi Bari, martedi’ 24, TeatroTeam; ancora piu’ a Sud, mercoledi 25, a Catania, Teatro Metropolitan; per chiudere il tour italiano a Roma, Gran Teatro, venerdi 27 novembre. ”Songs and Stories”, prodotto da Marcus Miller, e’ una raccolta di canzoni scritte da autori leggendari, come Bill Withers, Smokey Robinson, James Taylor, Lamont Dozier, Steve Lukather e David Paich dei Toto; e Rod Temperton (che per Michael Jackson, ad esempio, ha firmato ”Rock with You” e “Thriller”).
Benson e’ una leggenda della musica, uno dei piu’ grandi chitarristi di tutti i tempi che ha in repertorio alcune hit che hanno fatto la storia del jazz, dell’r&b e del pop: “On Broadway”, “This Masquerade”, “Give me the Night”, “Turn Your Love Around”, solo per citarne alcune, che sono tutt’oggi tra le piu’ conosciute dal pubblico (insieme a ”Nothing’s Gonna Change My Love for You”, “Love x Love” e “Breezin”) e tra le piu’ ‘suonate’ nell’airplay dei cinque continenti. Vincitore di numerosi ‘Grammy Awards’, da quarant’anni Benson e’ riconosciuto come uno dei piu’ grandi della musica internazionale, con un modo inconfondibile di suonare la chitarra, ”crossover” tra l’improvvisazione del jazz e la musicalita’ del soul: ha realizzato alcuni dei dischi piu’ belli della black music, ma non solo, firmando veri capolavori.
E’ proprio il caso di dire…..buon ascolto!
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Un grande ritorno, peccato solo che i suoi pezzi più conosciuti siano anche i peggiori, ma d’altra parte questa è una cosa che capita abbstanza spesso.
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a me di lui piace praticamente tutto,ma va da se’……..qui non parliamo di D’Alessio
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