COLDPLAY: il pop del duemila
Dopo la rivoluzione techno del secondo novecento, in certo overground muiscale, forse i Coldplay, milioni di dischi venduti in tutto il mondo, sintetizzano come prototipi il pop più significativo d’inizio duemila…
Un pop definitivamnete e intenzionalmente separato da contaminazioni ideologiche quasi genetiche negli anni 60 e 70, senza velleitarismi politici, la musica restituita alla sua Forma o archetipo, senza appunto sovrastrutture..
Non solo i Coldplay, ovvio: anzi, fin dagli anni 0ttanta, il pop, postpunk, si disarticolava da inquinamenti stucchevoli sociali: la stessa new wave elettronica (Krafywerk…Depeche Mode eccetera). Reinventando un filone fin dagli anni settanta stessi inaugurato nel cosiddetto progressive dai Genesis di Peter Gabriel, dagli stessi David Bowie, Roxi Music e Brian Eno, promotori dell’ Art Rock.
Non a caso, forse, i Coldplay hanno realizzato l’ultimo sublime album proprio con Eno, scienziato dell’elettronica, portato trionfalmente in tour nell’ultimo anno e , unica tappa, approdato il 31 8 recente in quel di Udine, superconcerto con 40000 fans provenienti da tutta Europa.
Eno ha innestato nella band quel quid di genio in più rispetto al talento pur trasparente dei primi album dei Coldplay, già distanti anni luce dall’ultimo garnde pop anni novanta, dgli U2 agli Oasis e così via… Sparite finalmente le ultime – pur già rivivificate e non condannabili, anzi, velleità politiche delle pop band (lo stesso Sting ex Police), finanche certo maudit difficilmente riciclabile e aggiornabile (forse solo gli Interpol), oggi la pop Music canta l’Amore per la vita, (Viva la Vida, titolo programmatico),
E musica e immagine della band e significanti (oltre il significato, estraneo alla Musica, tranne per certi spiriti cerebrali e cerebrolesi…) in dis-armonia con lo zeit geist: musica pop del duemila, mix originale tra gli input più creativi del rock psichedelico il rock progressive, l’arte rock, la new wave inglese electro : un sound fenomeno di massa raffinato, quasi renaissance inglese che sarebbe paiciuto assai a Oscar Wilde o Walter Pater o Dante Gabriele Rossetti.
E un messaggio musicale neoumanistico non retorico, non banale, non pesudoalternativo: un medium messaggio attraverso il puro sound, poetica musicale, né d’evasione, né di distruzione, veteronichilista, gioia di vivere, senza allucinazioni mistico-sociali, godimento dal futuro, ma presentista.
Coldplay: La musica pop come Art Rock del duemila.
dalla rete
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