È un vero portento della natura la cantautrice italo americana Laura Trent.
Una che la musica la vive in prima persona fin da quando era in fasce ma che è giunta solo ora alla pubblicazione di “Wish me wellâ€, il suo primo cd ufficiale.
Una che non ha mai compiuto studi musicali ma che è comunque in grado di offrire al proprio pubblico canzoni decisamente “ben architettate e organizzate”.
Dulcis in fundo è pure bella e simpatica: insomma, le ha tutte lei!
Ecco, riportato qui di seguito, il resoconto di una spassosissima chiacchierata con la nuova stella del pop rock internazionale…
Laura tu la musica la mastichi fin da quando sei nata eppure solo ora è uscito “Wish me wellâ€, il tuo primo cd ufficiale. Come mai ci hai messo così tanto tempo?
Sono una girovaga. Una che adora viaggiare e conoscere posti nuovi. Infatti non mi piace fermarmi troppo a lungo in un luogo, seppur bellissimo. Quindi, essendo spesso e volentieri in giro per il mondo, non ho avuto il tempo materiale per creare il cd.
Sii sincera: sei spinta dalla curiosità quando intraprendi un nuovo viaggio o c’è sotto qualcosa d’altro?
Sono in continua ricerca di me stessa e di nuove esperienze da vivere.
Esperienze che hai raccontato in “Wish me wellâ€..
Sì, diciamo che il mio primo album è un po’ il sunto degli eventi più importanti che ho vissuto finora nella mia vita.
Quindi i tuoi testi sono rigorosamente autobiografici?
In linea di massima sì anche se talvolta le storie che racconto non le ho vissute in prima persona ma riguardano persone a me vicine o che conosco a malapena.
Insomma…l’amore è veramente importante per te…
Certo che lo è. Anzi ti dirò di più: è fondamentale. E poi, se ci pensi, la stessa vita è un dono d’amore.
Già però purtroppo le storie talvolta finiscono da un momento all’altro senza che ce ne rendiamo nemmeno conto. Ma tu sembri, almeno leggendo i tuoi testi, una tipa tosta della serie “ok, ti ho amato. Il nostro idillio è finito. Soffrirò ma prima o poi amerò ancora e sarò amata 
Sì: è esatto. Io la penso esattamente così. Sono una persona positiva che affronta con questo atteggiamento la propria vita. Non sono una donna che sta a piangere sul latte versato ma cerco di andare oltre. Di guardare avanti e di non fermarmi…mai!
In “Shame on you†(Traduzione Italiana: “Vergognatiâ€), uno dei brani più potenti di tutto quanto il cd, fai un’accusa ben precisa…
Eccome se lo è! Punto il dito su chi fa abuso di potere: dai politici, ai negozianti, a chiunque faccia abuso di potere sul lavoro e nel campo sentimentale.
Toglimi una curiosità : in che situazione nasce un tuo pezzo?
Generalmente compongo quando sono sola. Incomincio a intonare qualche parola. E la canzone nasce da sé. Anche se alcune volte il processo è leggermente un po’ più macchinoso.
In che senso?
Beh scaturisce l’idea del pezzo e poi ci rifletto sopra qualche giorno o addirittura qualche mese dopo!
Le tue canzoni sono tutte cantate in lingua inglese. Non hai mai pensato di cantare anche in italiano?
L’Italia è un paese che amo molto. Adoro la sua cultura e la sua lingua. Ma ora come ora non mi viene spontaneo scrivere in italiano. Comunque non lo escludo: un domani, chissà !
Toglimi una curiosità : hai già dei brani nuovi nel cassetto?
Sì, li ho pronti e –forse- li inserirò nel mio nuovo disco.
Li proporrai durante i tuoi concerti?
Ancora non lo so: voglio pensarci bene!
A proposito: quando potremo ammirarti live?
In autunno: stiamo giusto progettando in questo periodo un mio tour autunnale e invernale.
Sarai accompagnata da una band straniera o italiana?
Rigorosamente made in Italy! (ride)
Ottimo…Ultimissima domanda: a chi ti senti di ringraziare se sei arrivata a pubblicare un disco?
Al grande Gino Paoli: un fantastico maestro che mi ha voluto una decina di anni fa ad aprire le date del suo “Quattro amici al bar- Tourâ€. A Cesare Cremonini perché sa emozionarmi tantissimo con la sua splendida musica. Ma il grazie più grande lo devo rivolgere a Dio per avermi offerto questo meraviglioso dono: la musica!
musicalnews.com
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