L’AMICO ROB ALFERI E IL BOSS IERI SERA!PERFETTI ENTRAMBI!

Biglietto di sola andata, destinazione Stadio Olimpico.
Ci avviciniamo il più possibile al palco e la festa dura tre ore esatte che sembrano passare in un minuto.
Lo spettacolo è stato grande, anche se forse questo è il loro concerto a cui ho partecipato dove hanno fatto più errori in assoluto ma sono stati bravissimi a tirare dritto senza problemi.
Questi sono i musicisti veri.
La presentazione di Springsteen è stata esaustiva: “the best butt-kicking, history-maker rock band in the world!”

Bruce: un po’ giù di voce ma un animale sul palco. Ha fatto cantare una bambina nelle prime file chiedendo di scendere in dinamica con gli strumenti, lo stadio in silenzio prima del boato. Un’altra bimba potrà a vita vantarsi di aver ballato al buio con Springsteen sulla passerella. E stato un concerto potente. Molto.
Potrei scrivere tutte le emozioni qui, mi ci vorrebbero però seimila libri per contenerle tutte… ho pianto al secondo pezzo (Badlands)
Patti: a casa…
Clemmons: con le unghie smaltate di giallo per andare in tono con l’ottone dei suoi sax, sempre vestito di nero, con evidenti problemi di deambulazione, il migliore axe-man che si può pensare di avere sul palco, pur se immobile la sua presenza si sentiva
Van Zandt: Miami fino a Johnny 99 sembrava su un altro palco a suonare con un’altra band, annoiato quasi, poi si è magicamente “acceso” ed è tornato fra di noi. Più volte si è nascosto nel backstage. Forse non era nella serata giusta. Ha addosso tutti i chili che ha perso Clemmons.
Lofgren: un mago, slide guitar, elettrica, acustica, spesso con cambi di strumento nella stessa canzone. In grado di tenere su tutto quanto con sole sei corde. Magico sul serio.
Bittan: il “Professor” non ne ha sbagliata una!
Giordano: degnissimo sostituto del compianto Federici, suona l’Hammond con passione
Tallent: è lui il cuore di tutto, mai in evidenza ma sempre presente.
Weinberg: un po’ sotto tono, parecchio confusi alcuni suoi passaggi ma grande performance. Stare dietro a Bruce non deve essere un mestiere facile e lui ha nuovamente dimostrato di saperlo fare non perdendolo mai di vista. Sono contento di aver visto lui e non il figlio dietro ai tamburi.
Tyrrell: violino e acustica, ha fatto un po’ le veci di Patty in versione “blond”
Due coristi di colore per completare il quadro generale.

Non importa quante volte hai visto Springsteen dal vivo, non importa se conosci i suoi pezzi o no, lui è il Re del Rock e se viene a suonare dalle tue parti, vai a vederlo. E basta!

Opening song:

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A silly joke or what?

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