4-5-2009 Yeah Yeah Yeahs @ Magazzini Generali, Milano
Ci siamo. Unica data italiana per la rock band newyorkese Yeah Yeah Yeahs, arrivata ai Magazzini Generali di Milano per presentare l’ultimo album ‘fresco fresco’ di uscita. Il concerto è inaspettatamente sold out, segno che il pubblico indie ha allargato i propri orizzonti.
Puntuale come un orologio svizzero, la serata apre le danze con la band spalla. Gli australiani HTRK (ovvero ‘Hate Rock’) propongono alla folla un misto tra elettronica, ritmi tribali e suoni psichedelici.
Alle 21:45 la sala si è ufficialmente gremita di un pubblico molto ricercato. La tesi è confermata dalla presenza di un ospite d’eccezione, Daniel Kessler (chitarrista degli Interpol), che si fa largo tra i fan. Ed ecco l’entrata trionfale degli YYYs, con Nick Zinner alla chitarra, Brian Chase alla batteria e Karen O al microfono. Il trio newyorkese inizia con canzoni tratte dall’ultimo lavoro all’attivo, ‘It’s Blitz!’.
Sullo sfondo, una scenografia a dir poco sensazionale ruba l’attenzione: un grande pallone bianco gonfiato ad aria è sospeso nel vuoto. In corrispondenza con l’inizio dell’esibizione, questi comincia a girarsi smascherando il disegno preparato ad arte. E’ in realtà un occhio rivolto verso la folla, che rimanda in modo chiaro alla copertina dell’album.Â
Ad ogni impennata di toni, Brian Chaseaccentua il momento, colpendo il crash della batteria, mentre esplodono coriandoli bianchi e rossi. Il concerto si trasforma in una grande opera teatrale; una festa in cui una brillante Karen O trova spesso il modo di cambiarsi d’abito. Dal singolo ‘Zero’, ai meno recenti ‘Gold Lion’, ‘Cheated Hearts’, ‘Pin’ e ‘Maps’, lo spettacolo è portato sempre ad un livello altissimo. Verso la fine, Karendedica ‘Turn Into’, “a tutti gli innamorati italiani presenti in sala” (parole sue).Â
Le danze si concludono con ‘Date With The Night’, e fanno alzare il giudizio di un ricettivo pubblico ad un bel dieci pieno. Finalmente abbiamo assistito ad un vero evento musicale, non al solito concerto di brit-rock ‘timidino’ (passatemi il termine). Brava Karen.
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