La notizia filtra a gennaio, facendosi largo tra i blog. David Bowie è di nuovo a Berlino, a oltre 30 anni dalla celebrata “trilogia berlineseâ€, per registrare un nuovo album. Da allora, silenzio e attesa. Celebre per la curiosità nei riguardi delle tendenze e attento a ogni possibile sorgente di creatività in cui bagnarsi per ridare smalto alla propria musica, David Bowie è assente dal mercato discografico dal 2003, quando pubblico l’albumReality. Se davvero è sulla via del ritorno, come avrà interpretato questi sei anni in cui tutto è cambiato in peggio tra pirateria, poca voglia di rischiare da parte dell’industria e un uso “spinto” di cover e campionamenti secondo cui si può persino cambiare il titolo a un brano altrui salvo ringraziare il “proprietario” in note microscopiche all’interno del CD che (quasi) nessuno compra. Il silenzio di Bowie è una buona cartina di tornasole. Mr Jones, capace di spremere ispirazione da qualsiasi rivolo di novità , per sei anni non è riuscito a trovare una ragione per chiudersi in uno studio e incidere musica: l’ulteriore riprova di quanto la discografia abbia bisogno di una vera catarsi per ripartire dopo la rivoluzione digitale.
Il silenzio di Bowie forse sta per interrompersi, ma non è il caso di lanciarsi in scenari e paragoni tra quanto verrà e quanto accadde a Berlino tra 1977 e 1979. Perché Bowie, allora, era davvero un altro uomo. Qualche flashback tra passato prossimo e passato remoto può aiutare a capire. Nel 2003 Bowie lancia Reality con un colpo di teatro magistrale: la presentazione delle nuove canzoni suonate dal vivo in un locale di Londra, in collegamento via satellite con i migliori cinema d’Europa (in Italia sono selezionate sale a Roma e Milano). Sul grande schermo rimbalzano le immagini di un Bowie, allora 56enne, in forma fisica straordinaria: capelli lunghi e lisci, fisico tonico, sguardo dritto in camera, senso dell’umorismo al top. In una parola: il carisma di un uomo totalmente in controllo della sua vita e della sua arte.
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14 users responded in this post
certo che se sarà come reality non solo non lo compro, ma non lo scarico nemmeno!
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idem per me eh eh eh
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cattivi… reality non era male… meglio dell’ultimo di zero sicuramente…
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oppss ora si incazza aloisio………e dire che ho appena preso i biglietti per ZERO a Bologna……….di BOWIE adoro tuttoooooooo,ciaooooo
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A PRESTO SORCINIIIIII!!!! vado a lavorare col duca nel cuore…
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Mbè ma come si fa a paragonare, david è come un esclusivo cognac, renato come una sincera amatriciana, a me piacciono entrambi!
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Buon lavoro b16 ……….vero Aloisio e a novembre “me tocca” Renatino eh eh eh eh
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articolo copiato spudoratamente a repubblica…..che tristezza.
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mstlav:lei non ha un blog e si capisce da cosa scrive.Esiste tra blogger un accordo tacito per fare “girare” piu’ possbile le notizie in rete.Non solo esistono associazioni di blog che si citano a vicenda per fare aumentare la visibilita’ e la liberta’ di opinione.Io pubblico il suo messaggio ,nonostante tutto,per farle capire che c’e’ liberta’ di pensiero.Avrei potuto cancellarlo o “moderarlo” variandolo.L’ho lasciato invariato anche perche’ lei si e’ gia’ sputtanato abbastanza:l’articolo era su XL di Repubblica e non su Repubblica.Spero poi che lei sappia che cosa e’ Xl.Se doveva intervenire sul blog per lanciare insulti poteva restarsene nel suo orticelli.Qui siamo tra appassionati e ci sta bene tutto,relativamente alla musica.Non ci sta bene chi viene qua e non parla di musica e spara solo sentenze.Per quello che vuole fare lei ci sono blog preposti.Sia gentile,ci parli di musica,altrimenti ,ovunque lei si trova,impieghi il suo tempo diversamente .Grazie. ps evidentemente a lei Bowie non interessa e se non lo avessimo scritto noi del rock caffe’ lei queste cose non le avrebbe nemmeno sapute…….e questo e’ il suo secondo sputtanamento.Ossequi.
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ignorance is bliss…. (U2 / ZOO TV)
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cosa ci vuoi fare b16…….sai si copiaincolla certo,ma si legge e si impara;la gente dovrebbe sapere che leggendo la mente allarga i propri orizzonti , mentre leggi si ascolta anche musica,poi si scrive………ma non tutti fanno fare allenamento ai neuroni del cervello….solo ai polpastrelli.Ma ho trovato giusto pubblicarlo……poveretto:-(((
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la pubblicazione era il minimo. ma c’è ancora chi crede che far girare un articolo in rete sia come fare le fotocopie di un libro in copia numerata…
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Flying Lotus / Joker – Tectonic Plate 2.3
(Tectonic) – 12″ VINYL
Following this months other killer meeting of production juggernauts ( Burial/Four Tet anyone?) comes the latest in the Tectonic plates series, two sides Transatlantic style from Joker and Flying Lotus. Not a collaboration as such but an opportunity to marvel in the considerable-cyber talents of two producers under the one wax roof. Joker takes the lead, a neon-industrial-funk purple monster. Flying Lotus on the flip peddles all gloomy, distorted 2-step rhythms and Burial like atmospheres, and as usual it’s ace.
Two of the best beatsmiths on the planet, captured on one piece of 12″ vinyl.
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gli regaleremo una fotocopiatrice:-)
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