A me pare veramente una boyband da tronisti e veline.

Roba di moda insomma,non di alta qualita’ musicale.

Ecco la recensione del concerto di delrock.it

Fate le vs.considerazioni

 

I Killers trionfano a Milano

Grande entusiasmo al Forum di Assago, alle porte di Milano, per l’unica data italiana del tour primaverile dei Killers. Tutto esaurito da mesi per i quattro di Las Vegas, che saranno anche l’8 giugno all’Arena di Verona e il 14 luglio all’ippodromo delle Capannelle di Roma. 

Cento euro per un biglietto dai bagarini e palazzetto zeppo di fan: Brandon Flowers e i suoi amici sono un vero fenomeno. E non è solo merito di un tormentone radiofonico comeHuman, con cui aprono la serata. Perché nessuno compra un biglietto a 40 euro solo perché gli piace una canzone. Evidentemente hanno saputo toccare le corde giuste, soprattutto grazie a un numero a dir poco considerevole di brani pop a presa rapida ma tutt’altro che banali. Il concerto, in effetti, è una sfilata di canzoni che funzionano. E che fanno pensare che in fondo i Killers sono un piccolo miracolo. A partire dal fatto che, fino a qualche anno fa, nessuno immaginava che a Las Vegas ci potessero essere quattro musicisti innamorati della new wave anni Ottanta. Vestiti in quel modo. 

Capaci di trasformare Shadowplay dei Joy Division (eseguita anche ieri) in una specie di brano da stadio e di sembrare in certi momenti un incrocio tra i Cure e i Pet Shop Boys. Insomma, una band decisamente improbabile. Ma su canzoni come Mr. Brightside e Tranquilizer, Jenny Was A Friend Of Mine e When You Were Young c’è poco da discutere. Certo anche dal vivo non si capisce bene da dove provengano certi suoni, e il sospetto che siano campionati è forte, però i Killers non hanno mai giocato a fare i raffinati e il loro spettacolo funziona e diverte. Un po’ come quando si mangia da McDonald: non ci si andrebbe tutti i giorni ma a volte è quello che ci vuole.

di Maurizio Zoja