Nell’ultima intervista di The Edge ,scusate la monotematicita’,il chitarrista degli u2 ha accennato qualcosa di questa band e del chitarrista Ben Curtis,parlandone molto bene.
Addirittura suoni di chitarra notevoli ed innovativi che saranno presenti anche sul nuovo album della band irlandese.
Non appena postai l’intervista ascoltai dei brani in rete e ne rimasi meravigliato.
Un amico blogger ,capita la mia smania e la mia curiosita’,ha subito provveduto ad accontentare la mia “fame uditiva”,se cosi si puo’ chiamare in modo piuttosto grossolano.
E poi oggi ,ecco la recensione oltremodo entusiasta di ondarock.it
Lo consiglio a tutti,leggete un po’ qua……

1. Iamundernodisguise Â
2. Face to Face on High Places Â
3. Half Asleep Â
4. Wired for Light Â
5. For Kalaja Mari Â
6. White Elephant Coat Â
7. Connjur Â
8. Sempiternal/Amaranth Â
9. Chain Â
10. Prince of Peace Â
11. My Cabal
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La loro musica non è collocabile facilmente in una categoria ben definita: al contrario sembra aromatizzata con mille sapori, spaziando dal pop retrofuturista di Stereolab e Broadcast allo shoegaze dei nipotini dei My Blood Valentine, dalla new wave cupa e ballabile dei primi New Order alla techno berlinese di Ellen Allien e Apparat.Â
Ingredienti spesso fusi assieme nella stessa canzone, come accade nel caso della nenia elettro di “Chainâ€, dove la band sembra sovrapporre alla carica ipnotica dei Kraftwerk la forza dei New Order. Effetto analogo su “Sempiternal/Amaranthâ€, dove a essere amalgamati sembrano questa volta le basi al silicio della Bpitch con le armonie asimmetriche della prima Too Pure.Â
Innegabile il peso della melodia su tutte le canzoni dell’album. Merito soprattutto delle seducenti voci delle sorelle Deheza, sempre a loro agio nell’armonizzare melodie zuccherose su basi che sembrano nate per rimanere incollate alle loro voci.
(13/11/2008)
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