In risposta a b16:ecco altro su u2,”fresco,fresco”

Ti risponde direttamente The Edge,caro b16 :-)))Buon weekend a tutti!

da u2place.com e u2.com

The Edge torna a parlare del prossimo album degli U2 (ultima volta nel settembre di quest’anno rilasciando un intervista al sito della band U2.COM.
L’intervista inizia parlando del progetto musicale-cinematografico con il documentario ‘It Might Get Loud’ , mentre la seconda parla dello stato dei lavori dei prossimi progetti musicale della band con il nuovo album e quello del musical di Spiderman composto insieme a Bono .

Ecco il testo tradotto completo dell’intervista di The Edge rilasciata ad U2.COM:

”Territorio nuovo per noi”

La sensazione generale sul disco è di nuove idee mai sentite prima su un album degli U2. “Ci siamo incontrati con The Edge a parlare del nuovo disco che sta arrivando”.
Ricordate che avevamo parlato con lui del suo lavoro sul documentario in uscita It Might Get Loud? Gli abbiamo infilato alcune domande su come sta venendo il nuovo disco. Ecco quanto ci ha detto.

D: A proposito della chitarra e del tuo ruolo in ‘It Might Get Loud’, durante la scrittura di questo nuovo disco degli U2 ti sei mai cchiesto se il tuo suono non suoni troppo simile a te stesso?

R: “Non è davvero il caso di sembrare simile a me stesso ma, se la mia chitarra è l’elemento maggiormente distintivo del suono U2 ,uno non vorrà certo presentare un album dove ci sono troppi suoni familiari. Uno vuol presentare un album bilanciato tra le cose che la gente conosce ed ama e cose mai sentite prima”.
“Così non è che non vogliamo rifarci al passato ma non vogliamo essere ciò che penserà la gente ascoltando l’album – questo sarà solo un elemento. E siamo molto soddisfatti delle innovazioni a cui siamo giunti con questo disco, credo sia un terreno decisamente nuovo per noi –un sacco di gente resterà parecchio sorpresa in senso positivo”.

D: Bono ci ha detto di pensare che la transizione tra questo e l’ultimo disco potrà essere altrettanto riconoscibile come lo fù per Achtung Baby rispetto a The Joshua Tree.

R: “E’ difficile tracciare diretti raffronti ma credo sia un movimento verso un diverso livello. E’ un luogo diverso in termini di composizione e di registrazione, in termini di arrangiamento e di utilizzo degli strumenti, e credo guardando indietro che la gente dirà: “sì, questo album è stato una grande partenza”.

D: Quando si tratta di decidere quali canzoni potranno finire sul disco stai sempre a pensare se un pezzo possa essere degli U2 del 2009 piuttosto che possa essere degli U2 diciamo del 2004?

R: “Sì, ed alcune cose sono spaventosamente diverse ed alcune sembrano come qualcosa degli U2 mai sentito prima.
“Ciò è bene, non tutto può essere una partenza totale ma credo che la sensazione generale del disco sara di nuove idee mai sentite su un album degli U2. E credo che lo finiremo nei prossimi mesi così che il 2009 diventerà un anno molto impegnativo per noi”.

D: Saranno ben 5 anni dall’ultimo disco ed alcuni potrebbero dire un sacco di tempo…

R: “Con un album del genere, dove stiamo esplorando nuovi territori, abbiamo preso la posizione che sarebbe stato meglio dedicare maggiore energia nella scrittura e sperimentazione così che abbiamo accumulato moltissimo materiale, fino a 50 canzoni … sebbene alcune non siano ancora del tutto finite. Contemporaneamente io e Bono abbiamo lavorato sul progetto per Spiderman, è stato quindi un periodo proficuo. Ci sono state fasi in cui abbiamo iniziato a pensare a come riprodurre il materiale, e quindi ci siamo fermati nel comporre, ma in linea di massima abbiamo sempre composto costantemente ed è stata una grande esperienza”.
“Credo che il fatto come ho detto prima che non volevamo pensare dove potesse andare a finire questo materiale ci ha dato molta libertà – solo il fatto di comporre per il gusto di fare musica, di creare senza pensare dove andasse poi a finire. Questo è stato cruciale, perché se cominci a scrivere canzoni con una ambizione particolare in testa, il lavoro non è mai altrettanto interessante. Si và a finire in una mentalità provinciale – e talvolta ne ottieni risultati grandiosi – ma se cerchi davvero di esplorare nuovi terreni devi davvero andare lontano e non preoccuparti di quali potranno essere i risultati.. Così è lì dove ci siamo diretti”.

D: Con così tante canzoni, presumibilmente l’album può ancora andare in molte direzioni…

R: “Al momento ci sono 2 o 3 album di mix finiti che potrebbero essere pubblicati domani ma stiamo cercando un certo filo conduttore per l’intera collezione di pezzi ed è così che vogliamo continuare a lavorare finché non siamo soddisfatti al 100%.
Per noi si tratta di integrità artistica, in merito all’album che vogliamo pubblicare. E’ solo nel processo di composizione di un album che si inizia a capire che possiedi ciò che esiste. Così è stato solo recentemente che abbiamo raggiunto un senso dello scopo di ciò che avevamo e, essendo giunti a tal punto, ci siamo chiesti se avessimo raggiunto il suo potenziale o se non potessimo andare oltre… ed abbiamo compreso che potevamo! E’ un sensazionale prodotto e necessita di ulteriore sviluppo”.