………da musicalnews.com
Cosa ne pensate?
Â
La Siae scende in guerra, riservandosi anche azioni giudiziali contro la Federazione Industria Musicale Italiana (FIMI) sulla vicenda del bollino che da circa 20 anni si applica (in base alla legge italiana, sui supporti musicali) per identificarne l’autenticità e quindi per combattere i prodotti pirata.Â
Vediamo un po’ di dichiarazioni importanti ed autorevoli, cosi’ da capire cosa sta succedendo nella discografia italiana.
Il Presidente della Siae e’ Giorgio Assumma ed ha dichiarato …L’importante funzione del bollino è stata riconosciuta dalla stessa Commissione Europea. La Commissione infatti si è direttamente occupata della legittimità del bollino Siae in base alla normativa sulla circolazione delle merci tra gli Stati membri, ritenendo che le modalità di ottenimento e il costo del bollino possono essere considerate misure proporzionate all’obiettivo legittimo di lotta alla pirateria, compatibili con il principio della libera circolazione delle merci…
Anche PMI prende le distanze dalla FIMI e dice (per bocca del suo presidente Mario Limongelli) …Siamo favorevoli al mantenimento del contrassegno SIAE, che è diventato sinonimo di legalità del prodotto e garanzia dell’assolvimento del diritto d’autore. Per quanto la pirateria digitale stia prendendo il sopravvento sulla contraffazione di cd e dvd, il bollino è ancora un deterrente efficace nella lotta al prodotto illecito; le stesse forze dell’ordine e la Guardia di Finanza lo trovano uno strumento indispensabile per verificare eventuali contraffazioni. Il bollino è una ‘tassa’ che paghiamo volentieri: gradiremmo soltanto che la società degli autori, e in particolare la sua sede di Milano che si trova a far fronte al 70 % delle richieste, fosse più efficiente e rapida nel servizio fornito ai produttori discografici….
Ponderata invece la posizione di Assoartsiti Confersercenti, struttura che dichiara (tramite Mario Di Gioia, il suo Presidente)…Riteniamo che il problema debba essere affrontato in un franco dibattito fra tutte le componenti che, pur riconoscendo la validità dello strumento bollino, sono convinti che sia comunque migliorabile sia nella forma che nel ruolo di tutela della proprietà intellettuale e per la lotta sempre più efficace contro la pirateria che certamente danneggia anche l’industria discografica in primis….
Daccordo con la FIMI invece Altroconsumo…I costi di gestione della Siae hanno ormai raggiunto dimensioni sproporzionate rispetto alle attività effettivamente necessarie per l’intermediazione dei diritti. In tale contesto il perpetuarsi di un monopolio nazionale dell’intermediazione dei diritti d’autore anche in relazione ai contenuti distribuiti in Rete appare anacronistico ed in controtendenza rispetto alla progressiva liberalizzazione dei mercati….
Pronta la replica di Enzo Mazza, storico deus ex machina della FIMI …Siamo veramente sorpresi di questo atto, peraltro censurabile sotto il diritto democraticamente sancito della libera critica che evidentemente SIAE non riconosce. Soprattutto sta diventando chiaro che la posizione di SIAE non è fondata sulla necessità di contrastare la pirateria ma su mere esigenze di bilancio….
Cosa ne penso personalmente? Superando gli aspetti prettamente tecnici e legali, mi sembra che la vicenda del bollino abbia indubbiamente una sua rilevanza, soprattutto se serve a combattere la pirateria. Ho pero’ la sensazione che i problemi di cui soffre la discografia siano diversi e variegati, sicuramente non risolvibili nell’immediato da una diatriba sulla presenza o meno del bollino. Cogliamo invece l’occasione per costituire un tavolo di esperti che suggerisca (in tempi brevi) azioni ed iniziative per non far morire ogni aspetto dell’industria discografica italiana, assolutamente impreparata all’evoluzione telematica e tecnologica di questo terzo millennio.
Related Articles
12 users responded in this post
e farli chiudere tutti, SIAE, FIMI, TRINI, PIM, PUM & PAM, FPM e mandarli tutti a spasso?
Tanto con i soldi che han messo da parte, tutti sti personaggi, Natale lo passano al caldo tranquillamente.
Invece, se faccio i conti di quanto ho versato a SIAE, con tutti i miei cd, vinili e cassette, mi viene il coccolone…non c’è la coppa al miglior consumatore? 😉
Rispondi
a chi lo dici alien,loro al caldo e noi al freddo,piu che a spasso li mandere a fanc…………eh eh eh eh
saluti da
SIASB
soc,ital,aut .e soldi buzz
Rispondi
SANTE PAROLE…
Rispondi
Anni fa con il mio gruppo pubblicammo un cd completamente autogestito, con quasi tutti pezzi nostri. Avendo speso tutto il budget per la registrazione e stampa del cd non registrammo i pezzi alla siae, tuttavia dovemmo pagare il bollino su ogni copia non solo per le due cover che c’erano (una oltretutto era un traditional) ma anche per i pezzi nostri!
In compenso fino a qualche anno fa chi avesse tradotto il testo di una canzone straniera in italiano e l’avesse registrato alla siae si beccava una percentuale tutte le volte che il pezzo passava anche in lingua originale!
Pensate un po’ se uno avesse tradotto Let it be quanti soldini avrebbe fatto!
Questo spiega anche il moltiplicarsi di traduzioni indegne che sono apparse in Italia negli anni 60/70 (e non mi riferisco a capolavori come Desolation Row tradotta da De Andrè/De Gregori).
Scusate se cambio discorso, ma ieri sera (mentre scivevo gli stretti di una fuga) mi è venuto in mente il sondaggio:
al di là delle preferenze personali negli autori ci siamo tutti dimenticati di Bob Dylan!
Piaccia o no è stato uno dei più influenti (se non il più influente) personaggi della storia del rock….
Rispondi
grazie Gianni si Dylan diciamo cosi che è “sottointeso”,ciao generale saluti da San Buzz eh eh eh e ciao anche a te Gianni,un abbraccio
Rispondi
dylan….non è il mio preferito… ma è IMMENSO. Come autore poi probabilmente è il n. 1, c’è poco da fare….
Rispondi
Dylan e’ indiscutibilmente la storia della musica,l’elite,come pochi altri…….
Rispondi
@ gianni sarasso, mogol, come pensi abbia iniziato a far quattrini negli anni ’60? Te lo dico io, raducendo in italiano gran parte dei successi d’oltremanica e USA, per i nostri complessini beat.
Alla faccia di quello che, si è autoproclamato, il più grande poeta italiano vivente (sic!)
Rispondi
traducendo, azzo! 😉
Rispondi
la t e’ rimasta nelle …ette:-)))
Rispondi
Bubu…sette? 😛
Rispondi
si sette ,l’orario giusto per lavarle:-))))
Rispondi
Leave A Reply